Consigli utili per organizzare un viaggio in famiglia nella terra del Sol Levante
I francesi usano una parola per definire quello stato emotivo, generalmente positivo, che si ha quando si cambia luogo e si è in presenza di nuove abitudini. Il vocabolario Larousse traduce questa parola in italiano, dépaysement, con cambiamento. Eppure questa traduzione, un po’ approssimativa, denuncia una mancanza. Non esiste, infatti, una parola equivalente che possa tradurne il senso reale in italiano. Il dépaysement, nel concreto, è quella dolce vertigine che ci prende in viaggio. Noi l’abbiamo vissuta a pieno durante il nostro viaggio in Giappone, già dalla prima passeggiata per le viuzze laterali di Tokyo. Ed ecco perché vorremmo andare in Giappone con i bambini prossimamente: perché condividere con loro questa sensazione potrebbe essere un primo passo per insegnare loro dei valori per noi fondamentali: curiosità, empatia, rispetto.
Quando andare in Giappone con i bambini
Sebbene in Europa la maggior parte delle attività lavorative (e delle scuole) consentono di concedersi dei lunghi periodi di vacanza, l’estate è decisamente tra i periodi meno proprizi per andare. Il caldo torrido e la stagione delle piogge potrebbero rendere meno piacevole il vostro viaggio.
Le stagioni consigliate sono l’autunno e la primavera. Noi abbiamo avuto la fortuna di trascorrere il periodo pasquale in Giappone. Quell’anno cadeva nel pieno periodo della fioritura dei ciliegi. E così il nostro pranzo pasquale si è svolto a Sendai, in compagnia di amici che vivono in questo meraviglioso paese, in un parco durante una giornata di hanami. I giapponesi hanno il grande pregio di saper valorizzare e godere dello spettacolo della natura, che dura adzaéZpochi mesi, ma si ripete costantemente. Ogni anno, si riuniscono nei parchi, per godere della fioritura dei ciliegi.
In primavera le temperature sono molto miti in tutto il paese, ideali per girare. La zona più fresca potrebbe essere la regione dei cinque laghi, da dove è possibile ammirare il maestoso Monte Fuji.
Andare in Giappone con i bambini in aereo
Sebbene molte compagnie propongano biglietti a prezzi interessanti, fate attenzione alla durata del viaggio. In base all’età dei bambini, un volo con scalo potrebbe essere una buona soluzione rispetto ad un diretto. Durante la mia breve esperienza di madre ho scoperto che un intercontinentale diretto notturno è decisamente più semplice da gestire che un volo diurno.
Ovviamente non ci sono limiti di età per andare. Noi abbiamo visto numerose famiglie con bébé a seguito. Essendo il Giappone un paese civilissimo, mi ha stupito trovare nei bagni femminili un sedile per far accomodare il bébé mentre la mamma va in bagno.
Ogni famiglia ha il proprio funzionamento. Noi amiamo camminare e affrontiamo i viaggi risparmiando sonno per poter visitare dei luoghi deserti molto presto al mattino, per esempio. Per tornare in Giappone con la prole, abbiamo deciso di aspettare i 5-6 anni di Lilou. Vorremmo non solo che fosse in grado di affrontare le passeggiate, ma soprattutto che avesse piena consapevolezza di trovarsi dall’altra parte del mondo.
Luoghi imperdibili quando si va in Giappone con i bambini
A Tokyo: il quartiere di Akihabara, la mostra del TeamLab (che noi abbiamo visto a Parigi, dato che non aveva ancora aperto i battenti a Tokyo), il mercato ittico Tsukiji, la Tokyo Tower, l’incrocio di Shibuya, la testa di Godzilla a Shijuku, la Takeshita Dori e il Parco di Ueno (al cui interno si trova lo zoo).
A Kyoto: Maruyama-koen Park e il tempio Shoren-in offrono delle passeggiate immersive nella natura, in cui i bambini potranno vedere carpe, tartarughe e qualche rana; lo Zoo di Kyoto; Arashiyama, la foresta di bamboo e la villa Okochi-Sanso (che offre la possibilità di passeggiare nel suo giadino, da cui si gode di una vista incredibile sulla città), il castello imperiale e il Tempio d’Oro. Il Fushimi-inari richiede un pizzico di programmazione: di tratta di un percorso, sotto tantissimi Torii rossi, che si inerpica sul monte Inari, dalla cui sommità si gode di un panorama strepitoso. Prevedete scarpe comode, acqua e qualche snack per tutta la famiglia.
Da Kyoto sarà possibile raggiungere facilmente Nara e l’isola di Miyajima (vicinissima ad Hiroshima). Entrambe conquisteranno i bambini per via dei loro cerbiatti che scorazzano liberi nei rispettivi parchi.
Un altro luogo che richiama bambini di tutte le età è il castello bianco di Himeji.
Se amate i parchi divertimento non potrete perdere Tokyo Disneyland e il Fuji-Q Highland. A Kawaguchiko, nella regione dei cinque laghi, per esempio, è possibile acquistare un biglietto cumulativo che consente di fare una passeggiata in battello, di prendere la funicolare e arrivare al belvedere più alto, per ammirare il Monte Fuji in tutta la sua maestosità. Una giornata particolare per tutta la famiglia!
La cucina giapponese per i bambini
Se pensate che la cucina giapponese si riduca al sushi, siete fuori strada. Contrariamente all’idea che abbiamo in occidente, la cucina del paese del sol levante è estremamente ricca e varia. Basti frequentare i mercati per farsene un’idea. Ed è proprio lì, nei mercati principali, che i palati più complicati potranno essere sedotti dalle leccornie giapponesi. Dalle polpette, agli spiedini, ai lecca-lecca di frittata e alle crêpes rielaborate in versione nipponica. La cucina giapponese seduce anche i più restii. Il riso con curry di verdure ha un sapore delicatissimo, così come la soba (una ciotola di brodo vegetale con dentro degli spaghetti ed un pezzo di tofu). Nei kombini, nei mercati e nei chioschi che vendono cibo, troverete gli onighiri (dei triangoli di riso, generalmente ricoperti da alga nori, ripieni di una farcia a base di pesce, carne o verdure. Il ramen rappresenta un capitolo a parte: un brodo fumante contente generalmente verdure, carne e noodles fatti in casa. Noi abbiamo provato quello vegano nell’unico ristorante vegano della Tokyo Station (mea culpa!). Non vi nascondo che a Parigi frequentiamo delle case del ramen (Ippudo e Kodawari), dove andiamo col pargolo: lui è sempre abbastanza curioso e vuole assaggiare tutto!
Nei supermercati non mancano piatti freschi cucinati quotidianamente. Gli standard sono per lo più alti ed è qui che potrete trovare una grande varietà di pietanze giapponesi: dal pollo e maiale panato (katsu), alle insalate, sandwich e verdure in pastella; dal curry di carne al sushi e al chirashizushi. Insomma, se la giornata lo consente, mangiare all’aria aperta, dopo aver scelto accuratamente il proprio pasto, sarà piacevolissimo!
Se viaggiaste con bébé che hanno già intrapreso la diversificazione alimentare, prevedete delle pappe.
Non mancano i ristoranti occidentali. E, soprattutto, per superare i problemi linguistici, la maggior parte dei ristoranti espone i propri piatti in versione realistica.
Dove soggiornare con i bambini
Se decideste di fare base a Kyoto e Tokyo, prevedendo spostamenti quotidani o per visitare le città, vi suggerisco di trovare un alloggio vicino alla Kyoto Station (nel primo caso) e in zona Shinjuku o alla Tokyo Station (nel secondo). Questa vicinanza sarà pratica per le escursioni fuori città. Da queste stazioni sarà possibile raggiungere praticamente qualunque parte della città. In più, dal piazzale della Kyoto Station partono tutti gli autobus, che costituiscono la principale rete di trasporti della città.
Per gli alloggi, io sono sempre una grande sostenitrice degli airbnb. Penso siano più comodi quando si viaggia con i bambini. Tuttavia, avendoli sperimentati in Giappone, mi permetto di mettervi in guardia: molti airbnb in realtà sono degli affitta camere. A noi è successo di trovare una struttura con un solo bagno per sette camere. Un orrore da non ripetere, specialmente se avete bambini a seguito. Altra cosa importante: prima di prenotare contattate gli host per accettarvi che l’appartamento sia realmente li dove viene segnalato. Dopo averne prenotato uno a Kyoto, la proprietaria, canadese, mi ha scritto per dirmi che in realtà l’appartamento non si trovava nel quartiere indicato, ma a 20 minuti di autobus da lì. Io ho ovviamente annullato subito, ma la signora truffava i viaggiatori applicando costi salati di annullamento. Insomma, l’ho segnalata al servizio clienti.
In base all’età dei bambini, avere una cucina potrebbe essere utile. Scegliere una sistemazione nei pressi di una stazione vi permetterà di poter accedere ai ristoranti e ai kombini praticamente sempre, oltre che approfittare della rete metropolitana per andare ovunque vogliate.
Il Japan Rail Pass
Una volta giunti in Giappone, non girare il paese sarebbe un peccato. Molti, spaventati dal prezzo del JR Pass, cercano di acquistarlo per una settimana. Non vi mentirò sul fatto che il JR Pass, insieme al biglietto aereo, rappresentano le spese più importanti da sostenere prima di partire in vacanza. Tuttavia il pass sarà utile per girare Tokyo, per raggiungere alcune località di Kyoto e per visitare il paese.
Personalmente l’ho trovato estremamente necessario. Motivo per cui vi suggerisco di acquistarlo per tutta la durata del viaggio. Noi abbiamo acquistato il voucher all’agenzia Vivre le Japon di Parigi (che collabora con il vicinissimo Ufficio del Turismo Giapponese di Parigi, dove vi consiglio di fare un salto. Ne esistono diversi in tutto il mondo, oppure potrete consultare il loro sito). Per acquistarlo online, invece, vi suggerisco questo sito.
Spero di aver chiarito i punti oscuri che rappresentano dei blocchi per affrontare questo viaggio. Il Giappone è un paese molto sicuro, dove la sensazione dello spostamento, l’idea di essere dall’altro capo del mondo, il dépaysement di cui scrivevo all’inizio, è tangibile. Vivere quest’avventura tutti insieme puo’ essere divertente e trasformarsi in un ricordo indelebile.
Se cercaste dei suggerimenti per dei luoghi da vedere in famiglia, Hiroshima, Miyajima, e le escursioni da Kyoto saranno degli spunti interessanti per l’organizzazione del vostro viaggio.