Viaggiare in treno col bébé, un’alternativa ecologica all’aereo
Una valida alternativa all’aereo per i viaggi è il treno. Dopo aver vissuto in Sicilia per una ventina d’anni, totalmente immersa nella frustrazione perché i viaggi in treno erano lunghi con ritardo assicurato, oggi mi sento una privilegiata. Da Parigi, infatti, posso raggiungere in una manciata di ore Londra, Ginevra, Bruxelles, Amsterdam, Colonia, Milano, Barcellona… giusto per nominare qualche città. E, soprattutto, posso viaggiare in treno col bébé.
Una delle maggiori paure condivise tra i neogenitori è il viaggio in aereo. E, nel caso dei genitori expat, il primo rientro a casa con bébé genera tensioni non indifferenti. Se con la mente si sognano le coccole e le attenzioni della propria famiglia, il viaggio vero e proprio è una fonte di stress. E allora perché non optare per il treno, qualora la destinazione sia raggiungibile facilmente? Oltre ad essere un’alternativa pratica, viaggiare in treno resta anche il modo più ecologico di spostarsi.
I vantaggi
- Partire e arrivare nel cuore di una città. La stazione è solitamente raggiungibile con maggiore facilità rispetto all’aeroporto.
- Minor tempo di attesa per la partenza: non occorrerà sottoporsi ai fastidiosi controlli di sicurezza ( a meno che non prendiate l’Eurostar per la Gran Bretagna!). Fastidiosi perché quando si ha un bambino piccolo da gestire, sono spesso momenti rocamboleschi, specialmente per i neogenitori o i genitori che viaggiano da soli.
- Nessun limite legato ai bagagli: se avrete bisogno di portare con voi mezza casa, potrete materialmente farlo (attenzione alle compagnie ferroviarie low cost, che come quelle aeree speculano sull’acquisto dei bagagli).
- I bambini che viaggiano sulle gambe dei genitori non pagano. In Francia, sui TGV, questo vale fino ai 35 mesi. A partire dal 36esimo mese di vita scatta l’obbligo di acquistare un posto, seppur a tariffa ridotta.
- Contrariamente all’aereo, non ci sono problemi di pressurizzazione per le orecchie. Al massimo il rumore del treno e il suo costante movimento accompagneranno i più piccini in uno dei loro pisolini.
Cosa tenere a portata di mano
Cosa tenere a portata di mano
Il pasto e l’acqua sono fondamentali. Sebbene in molti treni esista un servizio ristoro, il cibo proposto non contempla quasi mai opzioni per bambini piccolissimi. Se allattate, il problema non si pone. Prevedete un foulard se gli sguardi indiscreti possono infastidirvi.
Dei giochi saranno fondamentali durante il viaggio in treno col bébé. Noi in genere teniamo sempre in borsa un libro, tre costruzioni morbide e un giochino di abilità manuale (che al momento Lilou apprezza particolarmente). Quando era piccolissimo viaggiavamo con un libro e dei giochini sensoriali. Molti bimbi adorano la presenza rassicurante di un pelouche. Lilou non ha mai apprezzato i doudous, così abbiamo imparato a farne a meno.
Essendo molti treni climatizzati, occorre non dimenticare un lenzuolino o una copertina per coprire i bimbi perché non si raffreddino. Se il vostro bimbo è molto piccolo non dimenticate una cuffietta e dei calzini, perché le sue estremità non prendano freddo.
Possibili noie
Come in tutti i viaggi, a creare qualche noia, potrebbero essere gli altri passeggeri. A noi è successo recentemente di aver viaggiato accanto ad una signora anziana che non ha fatto altro che rimproverare Lilou costantemente. Sebbene non fosse particolarmente nervoso, quando la signora è scesa, liberando il posto accanto al mio, abbiamo tirato entrambi un respiro di sollievo.
Al ritorno, una coppia seduta davanti a noi ha iniziato a lamentarsi della presenza di un bambino (e non era l’unico nel vagone!) proprio dietro di loro. Fortunatamente Lilou si è addormentato quasi subito, risvegliandosi a pochi minuti all’arrivo a Parigi. Al che ho fatto notare alla signora quanto fosse stata prevenuta nei nostri confronti.
Purtroppo la gente non immagina come i giudizi affrettati e le lamentele possano generare ansia e tensione nei genitori che viaggiano da soli con i loro bambini. Personalmente ho notato che quando il papà è presente, questi commenti si riducono. Nel complesso, però, messi a tacere questi tuttologi, il treno può essere realmente un’alternativa di viaggio meno stressante e piacevole per genitori e bambini.
Tutti in carrozza, pronti, partenza!
Io e Lilou abbiamo affrontato un viaggio da soli. Se volete scoprire dove siamo stati, curiosate pure qui…
Io mi devo sempre mordere la lingua quando trovo queste persone. Di solito mio figlio però è più saggio di me, si limita a uno sguardo sprezzante e ignora i personaggi in questione. Proprio vero che i bambini non hanno filtri, sarà divertente quando inizierà a parlare e troverà chi pretende di insegnargli come stare seduto ahahah
Già, hai proprio ragione! I bambini hanno risorse che noi non abbiamo, l’assenza di filtri, spiazzerà tutti questi personaggi rigidi. Certe persone amano vedere i bambini sempre calmi, composti e sorridenti, quasi loro non avessero il diritto di lamentarsi, annoiarsi o protestare (viaggiare per tre ore sulle ginocchia della mamma temo sia scomodo per tutti, specialmente per chi inizia a trovare piacevole l’idea di passare del tempo in piedi). Quello che mi lascia perennemente basita, in Italia come in Francia, è che gli estranei si sentano in dovere di elargire lezioni su come gestire i figli degli altri…