Ogni città ha almeno un soprannome famoso. New York è la Grande Mela, Roma la Città Eterna, Parigi la Ville Lumière. Ma non solo… E se vi dicessi che Parigi vanta numerosi soprannomi e che ognuno di questi ha una storia?
Quali sono i soprannomi di Parigi
La Ville Lumière
Sebbene Parigi non sia luminosa come altre metropoli (Tokyo in confronto è una bella scoperta!), l’origine di questo soprannome sembrerebbe risalire al XVII secolo. Durante il regno di Luigi XIV, la piccola criminilità sembrava proliferare fin troppo. Per questo motivo nel 1667 venne nominato luogotenente della polizia un tale Gilbert Nicolas de la Reynie. Questi ebbe l’idea geniale di contrastare la criminalità crescente illuminando con lanterne e fiaccole le strade, chiedendo anche agli abitanti della città di illuminare le proprie finestre con candele e lampade ad olio per evitare che i malfattori agissero indisturbati nelle stradine buie. Questa luminosità aveva colpito i forestieri che davanti a questa illuminazione – avanguardistica per quei tempi!- esclamavano: la ville lumière!
Occorrerà aspettare il 1820 perché la città disponga della sua prima rete d’illuminazione urbana a gaz.
Paname
Quando mi sono trasferita a Parigi ho dovuto far fronte a certe parole enigmatiche della lingua francese che ancora non conoscevo. Come mai la gente mi dava appuntamento a Panama e non a Parigi pur non evocando alcun viaggio? O ancora perché molti siti di programmazione culturale evocavano le serate à Paname?
A volte occorre trovare il coraggio di chiedere spiegazioni al proprio entourage, cosa che ho fatto, per capire in primo luogo che, nel gergo familiare, Paname altro non fosse che Parigi.
A quanto pare due versioni spiegano l’origine di questo soprannome. La prima: secondo lo storico Claude Dubois, il termine è legato al celebre cappello, il Panama, originariamente indossato dagli operai che lavoravano alla costruzione dell’omonimo canale. Sebbene non fosse indossato da operai, nella Capitale, questo capello rappresentava l’eleganza dei parigini. A seguito dello scandalo di Panama, evento che fece emergere la corruzione di personalità di spicco, il significato di questo nome cambiò e Parigi divenne la città degli abbagli e delle disillusioni.
La seconda: secondo Jean-Paul Colin l’origine di questo soprannome è da ricercarsi nell’etimologia stessa del nome Panama, che significa «enorme, confondente». Stando a questa accezione Paname o villa panama significherebbe città enorme.
Altri soprannomi di Parigi, più desueti sono: Pantruche (originariamente riferito alla città di Pantin, nella prima cinta di Parigi, per poi estendersi a tutta la città di Parigi); Pampeluche, nome apparso nel XIX secolo; Pantin, nome utilizzato da Victor Hugo; o ancora Babylone.
Ancora oggi qualcuno con cui siete in confidenza potrebbe darvi appuntamento a Ripa, sempre Parigi in verlan (un gergo francese che consiste principalmente nell’inversione delle sillabe di una parola, nato nel Medioevo, ma sviluppatosi soprattutto a partire dalla seconda guerra mondiale).
Perché Parigi si chiama Parigi?
In molti sanno sicuramente che l’antico nome di Parigi era Lutezia (e non è un caso che in città molti hotel, ristoranti o attività commerciali abbiano scelto l’antico nome della città). Tuttavia, Lutezia nel III secolo AC era abitata dai Parisii, popolo della Gallia Celtica. All’epoca la città era chiamata anche Civitas Parisiorum (la città dei Parisi), nome che fu esteso, rimpiazzando Lutezia, solo alla fine del IV secolo. Nel Medioevo la città si estendeva sulle isole (l’Ile-de-la-Cité ne era il cuore nevralgico) fino all’odierna rue Saint-Jacques nel quartiere latino.
Il mito che spiegherebbe l’origine etimologica del nome Parigi si riallaccia ad un antico mito, alla base dei capolavori della letteratura latina e greca. Ricordate il famoso Paride chiamato a giudicare la più bella tra le dee, quando Eris, dea della discordia, durante le nozze di Peleo e Teti, lanciò il famoso pomo d’oro con sù scritto alla più bella? In quell’occasione venne chiesto a Paride (Paris, in greco e latino), figlio del re di Troia Priamo, di decidere chi tra Atena, Afrodite ed Era fosse la più bella. Sedotto dalla possibilità di ottenere l’amore della più bella tra le donne, ovvero Elena (moglie del Re Menelao), grazie ad Afrodite, Paride scelse la dea dell’amore, dando origine alla guerra di Troia, mossa da Menelao per riprendere la moglie. Sconfitto ed esiliato, Paride si trasferì sulle sponde della Senna, dove diede origine al popolo dei Parisi, suoi discendenti. Da qui, dunque, Paris, ovvero Parigi.
Se i soprannomi di Parigi sono stati un invito a viaggiare nel tempo, la Ville Lumière è una città che si presta a soggiorni sia lunghi che corti. Se foste di passaggio, non perdete l’occasione di curiosare sul blog, per trovare idee e suggerimenti per scoprire e riscoprire la città.
Buon viaggio a Panam!
Sperando di far cosa gradita, questo link alla celebre canzone “Paname”, di Léo Ferré:
Grazie mille! Assolutamente gradita!