Visitare il circolo d’Oro con i bambini sarà una buona idea? In effetti, quando abbiamo deciso di andare in Islanda tantissimi dubbi sono sorti riguardo all’interesse che il nostro giovane pargolo di due anni potesse manifestare per dei luoghi dove la natura è incontaminata. Per la seconda volta avremmo affrontato un viaggio naturalistico, dopo essere stati in Martinica, l’Islanda avrebbe rappresentato per noi un viaggio particolarmente diverso, con un doppio aspetto da non trascurare: il freddo e il meteo.
Cos’è il Circolo d’Oro?
Si tratta di un’aerea geografica che si trova a meno di due ore dalla capitale, contenente diversi siti di grande interesse: il parco naturalistico di Thingvellir, l’area geotermica di Geysir e il lago nella bocca del vulcano Kerid e la spettacolare cascata di Gullfoss. In pratica, avendo noleggiato un’auto, è possibile fare un’escursione in giornata avendo come base Reykjavik.
Non sapendo se il nostro dueenne avrebbe apprezzato qualche trekking, abbiamo deciso di escludere la visita al parco naturalistico di Thingvellir.
Nonostante la particolarità del periodo in cui abbiamo visitato l’Islanda, su questi siti abbiamo incontrato più turisti che nelle aree naturalistiche visitate successivamente.
Il Vulcano Kerid

La particolarità di questo vulcano, ancora attivo, consiste nel lago che si è venuto a creare all’interno del suo cratere. Il colore dell’acqua contrasta col colore della terra circostante offrendo una vista mozzafiato che ha catturato tanto noi adulti quanto il nostro giovane accompagnatore.
Alla scoperta del lago, il suo unico pensiero è stato: Andare in piscina! Abbiamo dovuto spiegargli che no, non si trattava di una piscina, ma di un lago e che fare il bagno, nonostante il freddo, sarebbe stato pericoloso.
Visitare questa prima tappa del Circolo d’oro con bambini non è complicato. Il parcheggio si trova nei pressi di un capanno di sorveglianza. Si tratta di una delle poche aree a pagamento – il biglietto ha un costo irrisorio – ma varcato l’ingresso si intuisce immediatamente che si tratta di un sito perennemente curato e ben mantenuto. L’accesso è diretto su un’area panoramica da cui si può ammirare il cratere in tutta la sua bellezza. Qui occorre fare particolarmente attenzione ai più piccini per evitare che si sporgano troppo, ma la particolarità del luogo offre loro la misura dei limiti da non superare.
A destra e a sinistra del “belvedere” è possibile imboccare dei sentieri per costeggiare da una parete, o avvicinarsi al lago attraverso una discesa che si inerpica sull’altro fianco. Da qui, è possibile raggiungere una spiaggetta e osservare il lago a pelo d’acqua. Tuttavia, il divieto di balneazione è sempre vigente. La discesa è piuttosto dura da affrontare con bambini di due anni, ma non è affatto complicata per chi non ha l’abitudine di affrontare trekking.
Sicuramente la tappa merita una sosta.
L’area geotermica di Geysir

Probabilmente la tappa più celebre nonché il must del Circolo d’oro con bambini è l’area geotermica di Geysir. L’odore di zolfo vi anticiperà la vicinanza all’arrivo. Questo sito, contrariamente al precedente, è gratuito. Occorre semplicemente parcheggiare e percorrere pochi metri per attraversare un’area dai ruscelli d’acqua calda, prima di potersi avvicinare a quello spettacolo della natura che richiama turisti da ogni parte del mondo, i geyser.
Il nome geyser è stato coniato ispirandosi al nome della località Geysir. Uno dei geyser ha proprio questo nome. Tuttavia, occorre sapere, per non rimanere delusi, che la maggior parte dei geyser sono dormienti. Attualmente solo uno è ancora in funzione e la bellezza del suo fenomeno naturale vale il giro fino all’aerea.
Le pendenze in quest’area sono minime, particolarità che si presta a passeggiate in famiglia. Il nostro bimbo si è attenuto alle indicazioni di camminare costantemente sulle pedane di legno o sulle zone di passaggio delimitate da corde, senza avvicinarsi ai ruscelli d’acqua calda. La prima eruzione d’acqua lo ha spaventato e affascinato contemporaneamente. A questa ne sono seguite molte altre che hanno piano piano sciolto la paura e amplificato lo stupore. Ancora oggi lui ama descrivere i geyser.
La cascata di Gullfoss

La nostra scoperta delle cascate islandesi è partita proprio durante la visita del Circolo d’Oro con bambini. Sbagliandoci abbiamo imboccato la strada che conduce al parcheggio in basso, quello più vicino all’inizio del percorso e al punto panoramico da cui è possibile osservare la cascata di Gullfoss in tutta la sua maestosità.
L’errore è stato un vantaggio nell’affrontare la visita con un dueenne ormai stanco. Abbiamo potuto godere del panorama e del bellissimo arcobaleno che, a detta dei cartelli, è piuttosto frequente. Sulla parte sinistra inizia un piccolo percorso che conduce ad un secondo punto panoramico più vicino alla cascata. Spingendosi fino a quel punto occorrerà prevedere degli abiti idrorepellenti o che si asciughino rapidamente perché gli schizzi d’acqua sono assicurati!
Curiosi della vista dall’alto, abbiamo deciso di raggiungere ugualmente il parcheggio nella parte alta per ammirare l’imponenza di tutta quell’acqua privilegiando un nuovo punto di vista. Lo spettacolo è davvero assicurato!
L’Islanda con i bambini
Il Circolo d’oro si è rivelato una tappa adatta ai più piccini, non solo perché non ci sono asperità o dislivelli che ostacolano le loro passeggiate, ma anche il fascino che questi siti suscitano nei bambini. Contrariamente alle nostre remore, diversi siti incontrano l’interesse dei nostri giovani accompagnatori, come per esempio la Penisola di Keflavik, la capitale stessa o il Blue Lagoon. Insomma, la natura esercita un fascino irresistibile su bambini di tutte le età e l’Islanda è un paese che si presta ai viaggi in famiglia!