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Dove soggiornare in Martinica

Posted on 6 Maggio, 20196 Maggio, 2019 by Carlotta

Il Sud Caraïbe è la zona più autentica dell’Isola, mi aveva detto un’assistente di puericultura del nido di Lilou. Originaria di Sainte-Anne, mi aveva vivamente suggerito quella zona, quando le avevo detto che saremmo andati in Martinica durante le vacanze di primavera. Spinta da quel consiglio, avevo cercato un appartamento da quelle parti (Sainte-Anne, Sainte Luce e Le Marin), pronta a spostarmi ovunque sull’isola per scoprirla meglio. Avendo a disposizione i giorni che avrebbero coinciso con le vacanze di primavera, ovvero il periodo in cui molte famiglie partono in vacanza, la disponibilità era ridotta e i pochi appartamenti liberi non si addicevano alle nostre necessità.

Sainte-Anne, foto C. Amodeo

Le uniche località che offrivano alloggi dai compromessi interessanti per una famiglia con un bébé di 14 mesi si trovavano nel comune dei Trois Ilets tra la Pointe du Bout e l’Anse à l’Ane. Quale scegliere dunque?

La Pointe du Bout è una piccola penisola che si trova di fronte al golfo della Capitale, Fort-de-France. Si tratta di una zona fortemente turistica, piena di alberghi, ristoranti, localini e negozietti. Quasi tutti gli alberghi consentono agli esterni l’accesso ai loro bar, ristoranti e spiagge. Per queste ultime sarà opportuno affittare ombrelloni e lettini. Tra questi, il Bakoua, offre l’accesso al Coco Bar, una palafitta sul mare che attira numerosi visitatori per il suo panorama e la sua atmosfera caraibica. Aperto dalle 12:00 alle 16:30, in realtà non è altro che una struttura creata soltanto per richiamare turisti. Anche le spiagge in quella zona sono artificiali, create ad hoc per rispecchiare il cliché caraibico cinematografico.

Coco Bar, Hotel Bakoua, Pointe du Bout. Foto C. Amodeo

I locali e i ristoranti si trovano all’interno del complesso del Village Creole in cui affittare appartamenti. Questo luogo puo’ rappresentare una scelta utile per chi non vuole rinunciare alla mondanità e ama le zone turistiche.

Village Creole, Pointe du Bout, Trois Ilets. Foto C. Amodeo

Desiderosi d’immergerci nella vita locale, abbiamo optato per un monolocale (studio) a pochi metri dalla spiaggia dell’Anse à l’Ane. Sebbene questa sia frequentata dai turisti, per via della vicinanza con le Anses d’Arlet, l’Anse Noire e l’Anse Dufour, questa zona si è rivelata strategica per i nostri spostamenti alla scoperta dell’isola. Sulla spiaggia sono presenti quattro ristoranti (da evitare la Case à Glaces, dove i tempi di attesa sono biblici), alcuni bar dove comprare panini, gelati e sorbetti o prendere un aperitivo ed un supermercato. Non mancano i venditori ambulanti di sorbetto di cocco, poulet boucané, accras de morue, boudin e torte salate farcite di carne lungo la strada.

Spiaggia dell’Anse à l’Ane. Foto C. Amodeo

L’Anse à l’Ane non è mai molto piena, ha diverse palme che con la loro ombra proteggono dal solleone (ma attenzione alla caduta delle noci di cocco che possono essere pericolose!). La sua particolarità risiede nel fatto che dal molo parte un vaporetto che in un quarto d’ora circa conduce i pendolari alla capitale via mare. Un’esperienza simpatica per raggiungere Fort-de-France senza la noia di dover trovare parcheggio o di pagarne uno nel cuore della città.

Tramite Airbnb abbiamo trovato un monolocale all’interno di un residence privato. Al piano terra, senza vicini al piano di sopra, con un piccolo giardinetto tropicale ed un portico molto spazioso, abbiamo avuto modo di godere di un piccolo angolo tutto nostro. Il proprietario, Loïc, papà di una bambina di quattro anni, ha avuto per noi numerose attenzioni: dal lettino con rete antizanzare, al sediolino auto, alla casa climatizzata, ai consigli per i ristoranti e le attività da fare. Per non parlare del planteur, cocktail martinicano a base di rhum, con cui ha voluto augurarci il benvenuto. Saremo felici di passarne il contatto a chiunque voglia provare l’esperienza, senza avere i costi di gestione del sito. La residenza è protetta, ha un parcheggio privato e una piscina dove abbiamo fatto qualche bagno al rientro dai nostri giri.

Soddisfatti di questa sistemazione, molto pulita, confortevole ed essenziale, abbiamo deciso di alternare momenti di ozio da spiaggia a giri culturali alla scoperta dell’isola.

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  • 2 thoughts on “Dove soggiornare in Martinica”

    1. Marina ha detto:
      16 Luglio, 2019 alle 5:11 am

      Non ho mai usato airbnb ma credo che prima o poi ti chiederò il contatto!! La Martinica è nei miei ogni!

      Rispondi
      1. Carlotta ha detto:
        16 Luglio, 2019 alle 11:02 am

        Te lo passo volentieri, il proprietario è davvero simpatico e soprattutto con un contatto diretto si risparmia sui costi del servizio Airbnb.

        Rispondi

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