Esistono dei luoghi nel nostro pianeta, teatro di atrocità trascritte sulle pagine di storia, che meritano di essere visti una volta nella vita. Se foste di passaggio a Hiroshima con bambini a seguito, non potrete non fare tappa al museo della pace.
Tutti abbiamo studiato sui libri di storia ciò che successe quel fatidico 6 agosto 1945, giorno in cui una bomba atomica fu lanciata sulla città. Divenuta celebre per il disastro post-atomico, Hiroshima e i suoi abitanti hanno resistito al tempo, alle radiazioni, a quel conflitto mondiale. Oggi una nuova città, più moderna, viva e attiva, è risorta sulle ceneri di quella vecchia. Eppure, della vecchia resta una grande area diventata un monumeto. Questa comprende un parco, in cui si trovano i resti del palazzo della prefettura, ed il museo della Pace.
Perché visitare il museo della pace con i bambini
Pochi posti, durante i miei viaggi, hanno provocato in me (forse complice la mia sensibilità) delle reazioni emotive forti. Se visitando la casa di Anna Franck ad Amsterdam, mi sono sentita oppressa, la sensazione che ho provato al museo della Pace non ha avuto eguali.
La collezione del museo non si limita a rievocare quel giorno terribile, attraverso oggetti e storie personali, unici testimoni di quell’orrore. Nel susseguirsi delle sale emerge il racconto delle conseguenze del disastro atomico, su cui i libri di storia non si sono mai dilungati.
Cos’è successo dopo la bomba atomica? Cosa n’è stato delle persone che hanno subito le radiazioni? Ed ecco che una sfilza di testimonianze rievocano i danni generati sui corpi dei superstiti.
Per un bambino, come per un adulto, le immagini e i reperti sono forti. La visita di questo museo resta comunque una necessità: insegnare ai propri figli, che oggi da bambini hanno la fortuna di scoprire cio’ che si nasconde dietro gli atlanti geografici, loro che possono immergersi nel mondo, gli orrori commessi dagli uomini. Come genitori abbiamo il dovere di insegnare loro ad essere adulti migliori, e non solo viaggiatori attenti, sensibili e rispettosi.
La nostra avventura familiare è in qualche modo legata al Giappone. Visitando Hiroshima ci siamo ripromessi che se mai avessimo avuto dei figli li avremmo portati lì. Ecco perché speriamo di tornare presto a Hiroshima con i bambini. E questa volta cercheremo di spiegare loro perché è importante conoscere il passato, rispondendo a domande difficili e non edulcorando la storia, nella speranza di trasmettere dei valori positivi.
Il Parco del Memoriale della Pace
Il museo della pace si trova all’interno del Parco del Memoriale della Pace. In primavera, quando il manto erborso è verde e rigoglioso, una sosta al parco s’impone. All’interno del parco le rovine del Palazzo della Prefettura si trovano sulla stessa linea prospettica del Cenotafio del memoriale e della Fiamma della Pace (rimasta sempre accesa dal 1964), culminando con il Museo della Pace.
Il Memoriale della Pace elenca tutte le vittime della tragedia, facendole uscire dall’anonimato.
All’interno del parco sono stati trapiantati gli alberi della fenice, ovvero alberi sopravvisuti all’esplosione della bomba atomica, che presentano, ancora oggi, le tracce di quell’evento.
A saltare immediatamente agli occhi è il memoriale dei bambini, dove tantissimi origami colorati si muovono cullati dal vento. Pare che un’antica leggenda giapponese voglia che creare degli origami a forma di gru faccia realizzare un desiderio. Attraverso questo memoriale è come se le nuove generazioni guardassero al futuro.
Sebbene non tutte le storie abbiano un lieto fine, pur confrontandosi con delle atrocità umane, ci piace pensare che Lilou un giorno diventerà un adulto consapevole, seppur oggi sia solo un bambino che guarda al futuro. Ecco perché andare ad Hiroshima con i bambini è importante.