
Una vasta offerta di attività e parchi divertimento
Lo avrete notato, io non scrivo con piacere di parchi divertimento. Personalmente, faccio parte di quella minuscola schiera di genitori che non ama le giostre e non si esalta davanti ai famosi brand che, nella visione collettiva, tutti i bambini dovrebbero amare. Eppure, dato che non posso negare ai miei figli esperienze di questo tipo, come non sono state di certo negate a me da bambina, ho deciso di chiedere consiglio a Paola, una madre e travel blogger, per riuscire a scegliere il parco più in linea con l’età e gli interessi dei miei figli. Noi non avevamo mai sentito parlare di Kidzania, il parco educativo, prima di quel momento.
Dubai pullula di parchi divertimento. La maggior parte, insieme al biglietto d’ingresso, offre il servizio di trasporto direttamente dal vostro alloggio. Tutto è servito su misura, ma quando si viaggia con bambini troppo piccoli, come non rischiare di cadere nella frustrazione di un’esperienza dove tutto è bello da vedere ma non da sperimentare?
Dopo aver visitato la Dubai storica e l’Expo, abbiamo pensato di dover proporre ai bambini un’esperienza alla loro portata. All’inizio avevamo adocchiato il parco di Legoland, che si trova sulla famosa isola a forma di Palma artificiale, la cui vista dall’alto è diventata un simbolo della città. La maggior parte dei giochi, tuttavia, non si prestavano alla presenza di un bébé di undici mesi. In pratica, avrei pagato il mio ingresso per rimanere in un angolo con mia figlia.
Abbiamo allora pensato di optare per l’aquapark di Legoland (che si trova proprio a fianco), ma nostro figlio di quattro anni non avrebbe avuto la possibilità di giocare con la maggior parte delle attrazioni (per lo più scivoli acquatici) per motivi d’altezza.
Paola, che condurrà un gruppo di famiglie a Dubai a luglio 2022, mi ha allora suggerito Kidzania. Ed è su questo parco divertimenti educativo che abbiamo deciso di scommettere.
Perché visitare Kidzania il parco educativo

Kidzania è un parco educativo che si trova all’interno del Dubai Mall. Se anche voi, come noi, avete una tolleranza limitata dei centri commerciali, Kidzania vi permetterà di dimenticare dove vi trovate e offrirà ai vostri figli qualche ora di evasione ludica.
Questo parco è concepito come una piccola città a misura di bambino. Questa, a sua volta, si fonda su un concetto particolare: ad ogni bambino viene rilasciata una carta, un bancomat, che dovrà ritirare in banca al suo arrivo. Per incrementare il proprio conto, ogni bambino dovrà letteralmente sperimentare dei lavori: il dentista, il pizzaiolo, lo speacker radiofonico, il tecnico della tv, il pompiere, il commesso del supermercato, il lavavetri, il veterinario, l’operaio della kinder, l’attore, etc. Ad ogni lavoro corrisponde una quantità di punti e dunque la relativa retribuzione.
Una volta accumulato del credito, tramite l’esperienza del lavoro, ogni bambino ha la libera scelta su come spendere i propri guadagni: accedendo a delle attività (per esempio prendere la patente e guidare una miniauto, oppure accedere a delle aree giochi o, ancora, concedendosi un gioco nell’apposito shop. Ovviamente prima dovrà verificare in banca il totale dei propri guadagni.
Per riassumere in poche parole: a Kidzania il parco educativo di Dubai occorre lavorare per potersi divertire. Un concetto interessante per i genitori.
Come è nata l’idea di Kidzania
L’idea di creare un parco divertimento educativo come se fosse letteralmente una città dei bambini è venuta in mente all’imprenditore messicano Xavier Lopes Ancona negli anni 90. Dal 1999, anno della prima apertura, ad oggi, Kidzania vanta ben venticinque parchi in tutto il mondo.
Particolarmente presenti in Asia, tra gli Emirati Arabi e il Giappone è possibile trovare alcuni parchi, oltre che in Sud America, mentre in Europa, i parchi Kidzania, sono attualmente presenti solo a Londra e Lisbona. Pare che a Parigi sia prevista l’apertura di un parco Kidzania nel 2022 (sarò felice di confermare al più presto!).
Informazioni utili
Anche Kidzania il parco educativo di Dubai, come molte altre attrazioni, appartiene al gruppo Emirates. Non stupitevi se il personale della biglietteria indossa le divise della compagnia aerea… Se avete volato con questa compagnia, avrete diritto ad uno sconto sul biglietto di ingresso.
Kidzania si presta principalmente a bambini che parlano l’inglese (ma non solo!), idealmente di età compresa tra i 4 e i 16 anni. In questo caso, non solo le differenti attività sono adattate all’età dei ragazzi, ma il parco propone anche un servizio di accoglienza (senza genitori) che varia da un paio d’ore alla giornata intera.
Le formule d’ingresso sono due: l’economy e la premium. La differenza di prezzo (195 AED per bambino, la prima, rispetto ai 260 AED della seconda) è giustificata dall’accesso ad alcune attività ed aree del parco, oltre al buono pasto. Assecondando la signora della biglietteria che ha proposto un biglietto premium, scontato grazie al nostro biglietto aereo Emirates, abbiamo potuto sperimentare una della attività più gettonate: i bambini, vestendo i panni di piccoli pizzaioli in erba, preparavano la loro pizza e potevano fermarsi a mangiarla.
Gli adulti pagano 80 AED a persona, mentre i neonati accedono liberamente senza poter, di fatto, sperimentare nulla.
La nostra esperienza
La nostra permanenza all’interno di Kidzania il parco educativo di Dubai è durata circa quattro ore. Lilou ne è rimasto subito affascinato. Il primo mestiere che ha deciso di sperimentare è stato quello del sanificatore di ambienti: dopo un breve brief, è partito con la squadra di colleghi a pulire una stanza. Con grande delusione, per un soldo di cacio che inizia ad interessarsi ai numeri, ha scoperto successivamente che questa attività non fosse molto retribuita.
La gloria è arrivata circa un’ora dopo, quando, dopo un’attesa paziente, è riuscito a varcare l’ingresso della caserma dei pompieri. Qui, ha seguito una breve formazione per dare prova di coraggio, salire sulla camionetta e spegnere un incendio. Oltre ad aver vissuto un’esperienza realistica ha imparato la piccola canzoncina in inglese.

Dopo aver provato l’esperienza del lavoro in ospedale, il laboratorio della pizzeria ha sedotto il nostro giovanotto. Già abituato ad impastare e condire le pizze a casa, ha deciso di cimentarsi in un contesto nuovo a misura di bambino, mostrando l’attitudine italiana: pochi ingredienti ma buoni (in questo, sono grata che il suo spirito francese non lo spinga a mettere un uovo sulla pizza!).
Al momento di riscattare i propri soldi, Lilou si è accorto di non aver guadagnato abbastanza per poter prendere la patente e guidare le miniauto. Ha dunque optato per concedersi un premio ampiamente meritato all’interno del negozio. E qui ennesima delusione: pensava di aver guadagnato molto, ma col suo saldo è riuscito a portare a casa solo una macchinina.

Quanto alla nostra baby Lila, lei ha sonnecchiato e mangiucchiato, lasciandosi sedurre dalla città a misura di bambino quando ha potuto rendersene conto.
Perché includere una visita a Kidzania durante il soggiorno a Dubai
Entrare dentro il Dubai Mall è come accedere ad una sorta di luogo infernale: Kidzania non è l’unico parco divertimenti presente, ma è l’unico concretamente pensato a misura di bambino. Se voleste regalare ai vostri pargoli un ricordo indelebile, non perdete l’occasione di fermarvi qualche ora in questo parco.
Pur non amando i parchi a tema, la permanenza da Kidzania il parco educativo di Dubai è stata importante perché ci ha permesso di spiegare a nostro figlio quanto lavorare sia stancante, che ogni lavoro produce denaro, ma che non tutti i lavori sono pagati allo stesso modo. Alcuni di questi richiedono anni di formazione in più, ritmi di lavoro che non dipendono dalla routine delle persone e capacità che vanno acquisite e affinate con la pratica (il papà ha potuto spiegare meglio cosa succede ogni giorno dentro una sala operatoria).
Non avremmo mai pensato che un’esperienza simile, come quella a Kidzania il parco educativo di Dubai, potesse dare adito a numerosi interrogativi, ma siamo stati felici di rispondere alle numerosissime domande del nostro quattrenne curioso. Quelle ore trascorse nella città dei bambini hanno permesso di spiegare meglio il mondo degli adulti, offrendo un accenno al funzionamento del sistema capitalista.
Lilou, sperimentando la concretezza, ha capito che il mondo degli adulti è più complesso di quanto immaginasse e che il suo futuro è una tela bianca su cui scrivere, sebbene l’idea del sacrificio (che riguardi lo studio o la pratica) sia parte integrante del processo di realizzazione personale. Senza rendercene conto gli abbiamo offerto un assaggio del suo futuro in modo ludico.
Conoscevo il parco e le attrazioni, ma mi era sfuggito il funzionamento legato al guadagno-ricompensa che manca in altri parchi con attività simili. Davvero interessante! Dopo aver portato mio figlio al museo del risparmio devo prepararmi a domande particolarmente difficili una volta che sperimenterà il dramma della paga oraria per i suoi lavori preferiti. È quasi crudele spiegare che guidare il camion dell’immondizia non è uno dei lavori più retribuiti!
Ammetto che non eravamo preparati neanche noi. Vedere la delusione negli occhi di nostro figlio quando, dopo aver sanificato una stanza, ha ricevuto solo 15 kidzania dollars sul suo conto, è stata dura da digerire. Al tempo stesso è stata un’occasione per spiegargli perché non tutti i lavori sono retribuiti allo stesso modo e l’esperienza è stata davvero educativa. Abbiamo continuato a parlarne nei giorni seguenti. Sono curiosa di sapere cosa ne penserà tuo figlio (che essendo bilingue inglese sguazzerà in un ambiente anglofono). 😉