La Cioccolata Tony’s è davvero speciale. Immagino che questo nome non vi evochi molti ricordi, specialmente tra le marche più celebri. Io stessa, l’ho scoperta per caso, quando il papà di Lilou mi ha fatto notare un particolare interessante: ti sei mai chiesta da dove vengano le fave di cacao del cioccolato che ti piace e quanta gente sia stata sfruttata per la barretta che hai acquistato? Purtroppo a farne i conti sono i bambini dei paesi più poveri, spesso sotto pagati o non pagati affatto.
La cioccolata Tony’s si distingue dalle altre marche perché si è schierata contro la secolare storia di schiavismo e di sfruttamento minorile che domina il mercato del cioccolato. E allora perché non finanziare un’impresa che oltre al cioccolato vende anche un’integrità etica?
La storia della cioccolata Tony’s
Il loro motto è semplice – ben in vista sulla confezione – : facciamo cioccolato 100% senza schiavitù. L’idea di un tale produzione di cioccolata viene in mente ad un imprenditore olandese dopo essere entrato in contatto con realtà terribili in cui i bambini, che vivevano – e purtroppo che vivono ancora oggi! – nei paesi produttori di cacao, venivano sottratti alle famiglie per lavorare nelle piantagioni di cacao senza ricevere alcuno stipendio. Approfondendo l’argomento, il patron della cioccolata Tony’s ha deciso di opporsi al sistema delle grandi multinazionali e di ricordare costantemente ai consumatori che una scelta etica e responsabile nell’acquisto dei prodotti alimentari, e della cioccolata in particolare, fosse possibile.
La missione della cioccolata Tony’s
La cioccolata Tony’s non si limita a raccontare una storia e a rappresentare un’ideale. La sua vera missione è sensibilizzare i consumatori all’idea di creare insieme, boicottando l’acquisto di cioccolata delle multinazionali, un’industria che non si erga sulla schiavitù. Un’utopia?
La stessa tavoletta non si presenta divisa in ordinati quadratini come le altre: l’asimmetria simboleggia la disparità tra i produttori della materia prima e l’arricchimento delle industrie del cioccolato. In qualche modo dalla confezione alla tavoletta stessa, tutto è un inno al consumo critico.
Dove trovare la cioccolata Tony’s
Sebbene ad essere famosi per la cioccolata siano piuttosto i vicini belgi, la cioccolata Tony’s non ha nulla da invidiare a nessuno. Qualora passaste da Amsterdam sarà possibile visitarne la sede ed acquistare direttamente in loco le tavolette di vostro gusto.
Dato che Amsterdam non è proprio dietro l’angolo, è possibile acquistare online le tavolette o, in alcuni casi, trovarle nei supermercati più forniti o in negozi che vendono materiale di pasticceria.
Diventare consumatori consapevoli
Ad aver letto la loro storia per primo è stato il papà di Lilou, che un giorno mi ha offerto una loro barretta. Provala, questa cioccolata è diversa dalle altre. A prima vista, sembrava una barretta di Willy Wonka, ma una volta aperta, scoprendone la storia, ho iniziato a pensare al cioccolato in modo diverso. Prima di entrare in contatto con queste barrette non mi ero mai posta il problema da dove venissero, chi avesse raccolto il cacao e in quali condizioni, né che l’industria del cioccolato fosse ancora legata a condizioni di schiavitù nel nuovo millennio. Aprire gli occhi e rendermi conto che in quanto consumatori possiamo fare la differenza, mi ha spinta a riflettere e ad essere molto più attenta ai prodotti che consumo. In fondo, l’idea di liberare l’industria del cioccolato dalla schiavitù minorile è qualcosa che condivido. Perché non dimostrare ai colossi che un cambiamento è possibile?
Hai ragione al 100%: noi consumatori possiamo fare la differenza. Per quanto è possibile cerco di comprare prodotti che non siano realizzati da multinazionali, sia per quanto riguarda il cibo che per quanto riguarda per esempio i cosmetici e i prodotti per la casa. Non sempre è semplice, ma credo che valga la pena di fare uno sforzo.
Non conoscevo la storia della cioccolata di Tony’s, ma da qualche mese ho in programma un viaggio ad Amsterdam (chissà quando sarà possibile…) e allora non me la perderò!
Anche io faccio molta attenzione ai prodotti che consumo. Sicuramente il cibo è al primo posto: cerco di acquistare biologico e locale (cosa che in Francia non è proprio semplicissima, specialmente nella regione in cui vivo). La storia della Tony’s mi ha fatto riflettere molto: evito anche io le multinazionali, ma il punto è che controllare l’origine e la produzione di ogni singolo prodotto è complicato. Mi piace pensare che i consumatori diventeranno sempre più critici e attenti, chissà se tutti insieme riusciremo a fare la differenza. Io saro’ ad Amsterdam la settimana prossima, conto di fare un salto. Ma se tu andassi, fammi sapere cosa ne pensi (sia della cioccolata che del brand). 😉
Sono appena rientrata da Amsterdam,
Delle persone che ho conosciuto , mi hanno offerto questa cioccolata… è raccontato come è nata….
Sono tornata in Italia “invece del classico souvenir ” ho comprato tante tavolette di cioccolata da regalare ai miei amici .
Una bellissima idea la tua! In effetti, la storia e l’etica di questa azienda fanno riflettere tantissimo sull’industria dolciaria in generale. A me è piaciuta tantissimo la loro idea di trasparenza e anche se non trovo tutta la varietà di cioccolato in vendita in Olanda, quando decido di comprare una tavoletta di cioccolato cerco di sostenerli anche a distanza, acquistando le loro 🙂