Forse avremmo dovuto percepire un campanello d’allarme quando abbiamo deciso di andare a vedere le Phi Phi Islands in motoscafo coi bambini, perché sulle App questa attività veniva spesso sconsigliata a donne in gravidanza, cardiopatici, persone con problemi alla schiena e bambini minori di due anni. C’era parso quasi miracoloso il sorriso della signorina al banco escursioni che, rassicurandoci, aveva ripetuto più volte che non c’erano limiti d’étà.
E mentre lo diceva, sorrideva a Lila, che giocava a nascondino dietro le gambe del suo papà. Ingenuamente, abbiamo pagato e prenotato la nostra escursione, felici di poter condividere con i bambini la visita a paradisi terrestri di cui avevamo visto numerose foto. Si trattava della nostra prima escursione in partenza dalla spiaggia di Ao Nang di Krabi.
Il servizio dell’escursione
Quando si decide di andare a visitare le Phi Phi Islands in motoscafo coi bambini occorre sapere che tutte le escursioni prevedono un servizio di pick-up e drop-off dei turisti presso il loro albergo.
L’escursione comprende un pranzo a buffet all’interno di una struttura ricettiva a Phi Phi Don, l’isola principale dell’arcipelago.
Le bottigliette d’acque e spuntini a base di frutta vengono offerti spesso durante la giornata.
L’escursione ha una durata variabile – in funzione delle condizioni di navigazione- tra le sei e le otto ore. Se viaggiate con bambini sarà opportuno prevedere dei sacchetti antinausea, dei braccialetti antinausea e degli snack leggeri da proporre loro in caso di fame.
Il nostro incontro col tour operator
Come accennato nel post precedente, i tour operator che propongono le escursioni alle Phi Phi Islands in motoscafo con bambini non sono molti. Conoscere il vostro numero di stanza sarà fondamentale perché, a scanso di equivoci, i turisti sono identificati con questo e non col loro nome, che potrebbe essere non pronunciato bene e generare grandi incomprensioni.
Occorre rispettare la forchetta di tempo che viene data per il pick-up. Dal momento in cui si viene chiamati, si sale un camion con delle panche sui lati e in centro e si viene trasportati nei pressi della spiaggia di Ao Nang. Qui, i turisti, la procedura è simile a quella dello smaltimento del bestiame, vengono divisi in gruppi capitanati da una guida. La distinzione avviene tramite braccialetti colorati. Noi, abbiamo avuto il privilegio di ricevere un filo di cotone, il cui colore, vista la sua trama piuttosto sottile, era appena visibile.
Costituito il gruppo si arriva in spiaggia, si tolgono le scarpe e ci si imbarca sul motoscafo ormeggiato a riva. Perché l’operazione sia quanto più semplice possibile, cercate di avere degli zaini o bagagli compatti ed idrorepellenti. Non potendo imbarcare un passeggino, se fosse necessario, un marsupio o uno zaino da trekking porta-bambino, potrebbero essere delle buone soluzioni.
Una volta tutti imbarcati si parte.
Le Phi Phi Islands
La prima tappa dell’escursione alle Phi Phi Islands in motoscafo coi bambini è Koh Phi Phi Lee. Quest’isola si trova all’interno di un parco nazionale, per il cui accesso vi verrà chiesto di pagare la tassa d’ingresso direttamente al vostro tour operator.
Il molo di attracco è poco simpatico quando si scende da un motoscafo con dei bambini piccoli. Si tratta di una sorta di tappeto galleggiante che conduce alla scala tramite cui si accede all’isola.
Qui, sarà possibile fare un percorso circolare, fermandosi ai bagni pubblici o nei punti ristoro dove troverete snacks e bevande.
Il culmine del giro è Maya Bay, una delle spiagge più famose della Thailandia. La sua sabbia fine e bianca e le sue acque cristalline, attornaniata da isolotti dalla vegetazione lussureggiante, hanno fatto sì che questa baia diventasse la location del film “The Beach” con Leonardo Di Caprio.
Maya Bay è presa d’assalto dai turisti. Tanti influencers, provenienti da tutto il mondo, cercano di scattare foto indossando le tenute meno adatte ad una spiaggia, sotto l’occhio vigile dei controllori del parco nazionale. Perché, se questo luogo è paradisiaco, il bagno è vietato. Potrete bagnarvi i polpacci, ma non immergervi completamente.
La vostra escursione di circa un’oretta a Koh Phi Phi Lee terminerà con l’appuntamento al meeting point perché il vostro gruppo possa ricostituirsi e tornare al motoscafo.
Il bagno
Il primo bagno proposto si fa a largo di Koh Phi Phi Lee, tuffandosi direttamente dal motoscafo. Io ho potuto farlo con Lilou, che indossava i suoi braccioli, nonostante dei gilets di salvataggio fossero a disposizione dei viaggiatori.
Personalmente il bagno, della durata di circa mezz’ora, non mi ha entusiasmato. Avevamo l’obbligo di rimanere in prossimità del motoscafo, a motori spenti, in un’area in cui il passaggio delle barche era particolarmente elevato. Per questo motivo, le acque, seppur verdi, erano torbide ed inquinate.
La piccola Lila è rimasta a bordo col papà, lamentandosi di non potersi tuffare. Le condizioni non mi sembravano affatto favorevoli perché una bimba di neanche due anni potesse nuotare con noi.
Koh Phi Phi Don
Ed ecco che ripresa la navigazione, dopo poco più di una mezz’oretta, e tanta nausea, siamo giunti sull’isola principale dell’arcipelago. Koh Phi Phi Don è l’unica isola su cui è possibile soggiornare. Questa è l’unica ad accogliere strutture alberghiere, ristoranti e spiagge attrezzate, nonché è il punto di partenza per escursioni alle Phi Phi Islands in Long Tail Boat, le imbarcazioni tipiche della Thailandia (qualora desideraste una visita più lenta e a misura di bambini).
Una volta sbarcati sulla spiaggia, siamo stati condotti in un ristorante dove era presente un buffet di piatti thai e indiani. Il Pad Thai, nella versione al pollo e al tofu, è stato la nostra risorsa. Prudentemente non abbiamo fatto incetta di cibo, consapevoli della ripresa del motoscafo. Al ristorante abbiamo potuto usufruire di un seggiolone e di frutta fresca.
Successivamente, per permettere a Lila di resistere alle temperature estive thailandesi, abbiamo fatto un bagno rapido prima di riprendere il motoscafo.
In motoscafo
Ripreso il motoscafo, Lila è stata male. Il movimento delle onde non ha favorito la sua digestione né quella di alcuni viaggiatori del gruppo. Avendo notato un leggero malessere, il suo papà aveva già predisposto un sacchetto, cosa che ha permesso di non lasciare il segno sui malcapitati vicini.
Dopo circa mezz’ora ci siamo fermati per la pausa snorkeling in mare aperto. Il tour operator mette a disposizione maschere e boccagli. Tuttavia, il malessere di Lilou e Lila non ci ha permesso di approfittarne. Siamo rimasti a bordo con due bambini in preda alla nausea e al mal di mare, terrorizzati all’idea di riprendere la navigazione.
Koh Mai Pai
Altri quarantacinque minuti di strattonamenti per giungere all’ultima tappa della nostra escursione alle Phi Phi Islands in motoscafo coi bambini. Sbarcati sulla spiaggia di Koh Mai Pai, meglio conosciuta come Bamboo Island, eravamo di malumore. Lila si è addormentata sulla spiaggia, mentre degli uccellini dalle fattezze a noi sconosciute si avvicinavano a noi. Trovare delle briciole da condividere con loro non è stato facile, ma che incontri pieni di dolcezza ha riservato questa tappa!
Durante il sonnellino della piccola Lila, ci siamo alternati per girare l’isola a piedi. L’isola è piccina. Basta attraversare una piccola foresta dalla vegetazione rigogliosa per raggiungere l’altro versante dell’isola. Più brullo e selvaggio di quello in cui siamo sbarcati, l’altro versante offre un assaggio della natura incontaminata della thailandia. Le sue acque cristalline ci hanno invitati ad un bagno, nonostante il mare fosse mosso.
La sosta post prandiale è durata circa un’ora e mezza. Molti viaggiatori del nostro gruppo ne hanno approfittato non solo per bagnarsi e resistere al calore dell’esposizione ai raggi solari, ma anche per poter riposare.
Riprendere il motoscafo, tuttavia, è stata dura. Temevamo per l’incolumità dei nostri bimbi, i cui stomaci hanno tanto risentito degli strattoni della navigazione in motoscafo. Tuttavia, l’ultima oretta di navigazione è andata bene. Appena siamo arrivati in una spiaggia secondaria di Ao Nang eravamo tutti felici, grandi e piccini, che l’escursione alle Phi Phi Islands in motoscafo coi bambini fosse finita.
La nostra disavventura : cosa avremmo evitato volentieri e programmato diversamente
Non smetteremo mai di dirlo: siamo stati ingenui. Prenotare un’escursione giornaliera alle Phi Phi Island in motoscafo con i bambini è stata una pessima idea. Non solo perché questi luoghi sono letteralmente presi d’assalto dal turismo di massa (sapevamo che avremmo dovuto pagare un obolo! D’altronde chi non va in Thailandia per il mare?), ma soprattutto per la tortura imposta ai nostri pargoli.
Quello che le controindicazioni non dicono è che il motoscafo non è adatto ai bambini al di sotto dei sei anni. Le uscite di gruppo impongono dei ritmi che non prendono in conto le esigenze delle famiglie. Se un bambino si sente male, poco importa il livello di sofferenza, se l’obiettivo dell’escursione è rispettare tempi e tappe.
Qualora i bambini stiano male, se ci si ferma ad un attracco, occorre lasciare il motoscafo. Non c’è modo di rientrare prima. Non è possibile influenzare il gruppo in nessun modo. Noi abbiamo dovuto fare i conti con turisti incapaci di qualunque forma di empatia. Gente che in bambini sofferenti vedeva solo un problema o uno spettacolo disgustoso piuttosto che degli esseri umani in difficoltà. Se solo lo avessimo saputo, avremmo organizzato le cose diversamente.
A restituirci un briciolo di speranza nell’umanità, a fine escursione, è stato un ragazzo americano, viaggiatore solitario, con cui avevamo simpatizzato. Avvicinandosi alla nostra Lila, si è premurato di chiedere se si fosse ripresa.
Alternativa per visitare le Phi Phi Islands con bambini senza motoscafo
Se solo avessimo avuto maggiori informazioni o semplicemente il feedback di qualcuno con le nostre esigenze familiari in viaggio, avremmo preso un traghetto da Ao Nang a Koh Phi Phi Don, soggiornato una notte in un albergo e partecipato all’escursione alla scoperta dell’arcipelago delle Phi Phi Islands affittando una Long Tail Boat. L’escursione avrebbe avuto una durata minore e l’esperienza di navigazione sarebbe risultata essere decisamente meno aggressiva rispetto a quella in motoscafo.
Se volete visitare le Phi Phi Islands in motoscafo in compagnia di bambini di età inferiore ai sei anni, siate prudenti e lungimiranti. Se non hanno mai preso un motoscafo, la visita di luoghi paradisiaci come queste isole, potrebbe trasformarsi in un incubo terribile per loro e per voi.
Dopo questa esperienza, l’escursione in Long Tail Boat alla scoperta delle Four Islands è stata per noi davvero piacevole. Ma questa è un’altra storia…