Questo ragazzino dovrebbe prendere un po’ di sole! È bianchiccio come tutti i bimbi parigini!, ha esclamato il pediatra qualche mese fa. E mentre l’idea di fare il giro dei paesi baltici ci salutava da lontano, la necessità di trovare una nuova meta si imponeva all’istante. Quale destinazione baby friendly scegliere?
Il nostro Lilou è un bambino dall’indole calma e socievole. Vederlo a suo agio in aereo, nonostante l’obbligo di rimanere in uno spazio ristretto, ci ha spinti a scegliere una meta lontana per il nostro primo viaggio a tre. Dopo numerose ricerche, e grazie ad una guida Lonely Planet, purtroppo non pubblicata in italiano, abbiamo vinto le nostre remore e scelto una meta.
Avendo a disposizione un buon budget e viaggiando fuori dalla stagione turistica estiva, abbiamo dovuto prendere in considerazione le zone meteoreologicamente favorevoli nel periodo che avremmo avuto a disposizione (fine aprile – inizio maggio). La rinuncia dei nostri ritmi serrati da viaggiatori, per assecondare quelli di Lilou, ha fatto sì che optassimo per una destinazione non troppo grande, un’isola, al caldo per evadere da questa folle primavera parigina e godere del sole, questo sconosciuto. La scelta di andare in Martinica ha dunque preso forma. Isola caraibica, nonché territorio francese, questa destinazione si presta ad accogliere bambini grazie alla copertura sanitaria francese, all’importazione di prodotti per bambini, ai servizi turistici e alla sua dimensione.
Meta ideale per trascorrere i mesi più freddi al caldo, la stagione secca va da dicembre ad aprile. Le temperature si aggirano intorno ai 30 gradi, con escursioni termiche minime. Le feste, quali Natale, Capodanno e Pasqua richiamano molti turisti, offrendo spiagge particolarmente affollate. I voli, quasi tutti diretti da Parigi Orly, hanno una durata di circa 8 ore e 40 minuti.
Se l’idea di scegliere una meta naturalistica ci ha sedotti, nella pianificazione del viaggio non sono mancate le accortezze per Lilou. Prima di tutto, abbiamo studiato le proposte delle compagnie aeree (AirFrance, Corsair ed AirCaraïbe). I bambini che non hanno compiuto i due anni d’età pagano in base alla compagnia scelta, dal 10% al 33% del prezzo del biglietto. Viaggiando sulle gambe dei genitori, non hanno diritto al proprio sedile né a dei pasti,anche se un pacchetto di benvenuto è in genere offerto. In base alla disponibilità, i bébé possono utilizzare delle cullette, la cui prenotazione è per alcune compagnie a pagamento e va effettuata, una volta acquistato il biglietto, contattando il servizio clienti telefonicamente. Noi scopriremo se ne avremo una a disposizione il giorno della nostra partenza.
Una volta in Martinica, alloggeremo in un appartamento prenotato tramite Airbnb. Questa soluzione ci permetterà di gestire i pasti di Lilou. Ed ancora, per la prima volta durante i nostri viaggi, affitteremo un’auto, in modo tale da facilitare i nostri spostamenti. Questa meta, aperta alle famiglie, offre anche la possibilità di affittare accessori di puericultura sul posto. Lettini da viaggio, seggioloni, vaschette, tende e giochi da spiaggia… insomma, tutto ciò che può garantire il comfort dei più piccoli potrà essere recuperato in negozio o ricevuto al proprio domicilio, grazie al servizio location di Bébé Vadrouille.
Per organizzare al meglio la nostra vacanza siamo entrati in contatto con il Comité Martiniquais du Tourisme, presente al Salon du Tourisme di Parigi (edizione 2019).
Questo ente ha degli uffici aperti al pubblico a Parigi, in cui esperti del luogo sapranno darvi suggerimenti e dritte per concepire al meglio il vostro itinerario, arricchendo il vostro soggiorno con escursioni, attività per adulti e piccini, corsi di cucina, degustazioni di rhum e tanto altro. Se contante di fare una sosta a Parigi tra un volo e l’altro, potrete passare a raccogliere informazioni al 32, Avenue Haussmann (Métro: Opéra). Altrimenti, la loro sede di Fort-de-France si trova al 5, rue Loulou Boislaville, Pointe Simon.
Lilou, ignaro di questa partenza, gioca sereno. Noi contiamo i giorni, ormai pochissimi, che ci separano dalle acque limpidissime e dalla vegetazione tropicale di una di quelle isole che sono state un covo dei pirati. Nell’attesa di scoprire nuovi luoghi e di riscoprirci viaggiatori in questo nuovo assetto familiare non resta che sognare la Martinica. Un giorno, guardando un mappamondo, potremo dirgli: tu sei stato lì.