Non avrei mai immaginato un’estate senza viaggi. Non che occorra necessariamente partire in estate, io preferisco farlo fuori stagione, specie se riesco a sincronizzare le ferie col mio compagno. Da quando vivo all’estero, le ferie estive sono sempre state dedicate alla famiglia. Ed in particolar modo, da quando sono diventata madre, tornare in Italia è sempre stata un’occasione per portare Lilou al mare, come il suo pediatra raccomanda ad ogni visita. Tuttavia, a causa dei grandi stravolgimenti dettati dall’emergenza Covid-19, quest’anno dovremo tutti riprogrammare i nostri piani estivi e forse immaginare una nuova forma di viaggio : il turismo di prossimità.
Saremo realmente liberi di viaggiare?
Voi cosa fate quest’estate? mi ha chiesto una vicina un paio di giorni fà, mentre giocavo in giardino con Lilou. Mi sono fermata un istante a riflettere perché non abbiamo ancora fatto programmi. Avrei tanto voluto elencarle cosa non avremmo più fatto, ma immaginare positivamente di programmare viaggi o attività, al momento sembra quasi un’utopia. Un desiderio grande, sicuramente, si fa largo tra i miei pensieri: rivedere la mia famiglia in Italia. Ennesimo desiderio sulla mia personalissima lista dei vorrei ma non posso.
Ma facciamo un passo indietro, saremo davvero liberi di viaggiare?
Ultimamente ho avuto scambi con persone che hanno modificato le loro vacanze: chi ha preferito rinunciare al viaggio in Thailandia per andare in Grecia, o chi ha disdetto la settimana alle Canarie per affittare una villetta con accesso privato al mare per esempio. Con bambini, o meno, abbiamo e avremo tutti bisogno di staccare la spina, abbandonare le mura domestiche e ricaricare le pile altrove. Ma potremo realmente riprendere a viaggiare a breve?
In Italia la riapertura di numerosi esercizi commerciali ed attività è appena stata lanciata. In Francia il deconfinement avrà luogo tra pochi giorni. Tuttavia c’è una costante che ho notato in entrambi i paesi: il pericolo covid non è terminato. Le misure di riapertura adottate da numerosi stati europei servono solo per rilanciare le attività economiche nazionali, attenersi a regole e a restrizioni è ancora fondamentale per non rischiare di essere contagiati. Il virus, purtroppo, è sempre in circolazione.
Estate 2020 : programmare viaggi?
Alzi la mano chi, in tempi normali, non ha già pianificato i propri viaggi estivi. Ecco, scommetto che anche voi, come noi, acquistate biglietti aerei e/o di treni con il dovuto anticipo per risparmiare o, semplicemente, per avere maggiore scelta al momento dell’organizzazione.
Vale la pena in questo periodo di grandi incertezze pianificare un viaggio? Scommetto che molti voi, come noi, non vedono l’ora di ricominciare a viaggiare. Tuttavia, per poterlo fare come prima, occorre essere consapevoli di poter viaggiare in sicurezza. Il clima attuale non è affatto favorevole al momento: la presenza del virus e la possibilità di future ondate di contagi non incoraggiano di certo a sfidare la sorte pur di godere di qualche giorno di pace altrove.
Vale la pena scommettere su quest’estate organizzando un viaggio con il dubbio che un decreto possa mandare in aria ogni piano? Se avete voglia di reclamare il rimborso di biglietti aerei e sistemazioni presso compagnie aeree, tour operator o agenzie di viaggi, forse. Se non vi dispiace rimettere qualche euro o accettare voucher per viaggi futuri che non saprete quando poter riprogrammare – si spera entro l’anno per non perdere i propri soldi! – potreste tentare nella speranza che la compagnia aerea non dichiari fallimento nel frattempo. Azzardare ripagherà qualcuno? Forse, ma perché rischiare se gli unici a rimetterci rischiamo di essere noi?
Prima di lanciarsi nell’acquisto di biglietti aerei, occorrerà fare i conti col rischio quarantena: per esempio, rientrare in Italia dall’estero implicherà una quarantena di quindici giorni. In Francia, invece, per incentivare il turismo, è stato deciso di non sottoporre a quarantena i viaggiatori provenienti dall’area Shengen. La situazione cambia da paese a paese, verificare è dunque necessario.
Probabilmente la migliore idea per pianificare una fuga dalle proprie mura domestiche, a meno che non abbiate una residenza secondaria, è immaginare nuove forme di viaggio. Questo ci permetterebbe di contribuire nel nostro piccolo alla spinta del mercato del turismo, garantendoci un minimo di sicurezza.
Turismo di prossimità
Se l’estate 2020 ci spingerà a rinunciare al mare, ai viaggi e alle mete lontane, dall’altra parte il mercato del turismo potrà rinascere da ciò che abbiamo letteralmente sotto il naso. Una domanda sorge spontanea: conosciamo realmente i luoghi in cui viviamo?
Per quanto possa non sembrare allettante a prima vista, l’idea di riscoprire città e località a portata di mano potrebbe essere davvero un’alternativa ai viaggi che aspettavamo con ansia. Immaginare di riscoprire il proprio territorio, riappropriandosene, guardandolo con gli occhi di chi lo scopre per la prima volta, esattamente con quello stesso stato d’animo che ci guida in viaggio, potrebbe essere un primo passo per riassaporare il piacere della scoperta.
In questo contesto la riscoperta di aree naturalistiche, parchi nazionali e riserve, percorsi da fare a piedi, come la via Francigena per citarne uno, potrebbero richiamare più viaggiatori del solito. Ritrovare la propria simbiosi con la natura potrebbe realmente essere l’antidoto ai mesi trascorsi in casa. Campeggio libero, piccoli budget, riscoperta delle bellezze locali potrebbero realmente costituire gli ingredienti della ricetta degli spostamenti di quest’estate.
Chi ha detto poi che delle piccole meraviglie non si trovino nascoste sotto il nostro naso o ad una distanza irrisoria? Il turismo di prossimità sarà quella formula magica del compromesso, avrà il gusto della ritrovata libertà di azione al di fuori della mura domestiche. Probabilmente riscopriremo l’artigianato e le pratiche locali, rinunciando a qualche bagno al mare, ma ne sarà valsa la pena perché guarderemo con occhi nuovi il territorio in cui viviamo.
I viaggi delle Famiglie Expat
Forse per molti sembrerà una fortuna vivere in una capitale europea, come se il fatto stesso di poter girovagare per Parigi fosse un asso nella manica. In realtà, posso assicurarvi che non è così. In questi tempi bui, mentre molti aspettano solo di poter riabbracciare le proprie famiglie, noi dobbiamo spiegare a Lilou perché non prenderà l’aereo, perché non vedrà i suoi nonni, perché l’estate che avevamo immaginato sarà totalmente diversa.
Certo, i luoghi da raggiungere in giornata non mancano. Ma quella malinconia di non potersi ricongiungere alle proprie famiglie è un piccolo tarlo che ci rende inquieti e ci spinge a ripetere, come fosse un mantra, che arriveranno tempi migliori per poter riabbracciare i nostri cari.
Malinconia a parte, iniziamo a guardarci attorno chiedendoci da che parte ci dirigeremo per uscire dalla città e riscoprire dintorni da noi ancora inesplorati grazie al turismo di prossimità. E allora lasciamoci sorprendere dal mondo che ci circonda…
Io sono ancora in una situazione di incertezza: come cittadina uscire e trovarmi davanti a percorsi a ostacoli per accedere a ristoranti o gelaterie mi fa passare la voglia di viaggiare (sono in una delle zone d’Italia con norme più restrittive), come madre ho annullato il viaggio in Inghilterra con mio figlio perché è troppo piccolo per capire e attenersi alle norme di distanziamento sociale, e come travel blogger ho rimandato dei blogtour che stavo organizzando. Sicuramente ne beneficeranno i piccoli borghi che finalmente verranno valorizzati come meritano, ma la verità è che ho una pazza voglia di salire di nuovo su un volo intercontinentale!