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Tutti pazzi per le teste di Moro

Posted on 5 Agosto, 201911 Novembre, 2019 by Carlotta

Teste di Moro: storia di un amore eterno e di un balcone fiorito

Non so spiegare bene il perché, ma se c’è una costante che ho notato nelle case degli amici, nati in Sicilia come me, ed espatriati in tutto il mondo (ma non solo!) sono le teste di Moro.

Che siano in formato saliera e pepiera, oppure vasi, in ceramica dipinta o in porcellana bianca, questa coppia di teste racconta lo spirito dei siciliani. O, per meglio dire, la forza delle siciliane. E non è un caso che adornino le case di molte amiche.

A chi non è mai capitato di viaggiare con la mente guardando un oggetto? Per me, le teste di Moro non rappresentano solo un simbolo d’amore, ma anche un viaggio nel tempo e nei meandri della cultura sicula.

La leggenda

Si narra che intorno all’anno 1100, quando la Sicilia era dominata dai Mori, ovvero durante la dominazione araba, nel quartiere palermitano della Kalsa viveva una giovane fanciulla bellissima dagli occhi blu. Questa amava prendersi cura delle piante del proprio balcone. Un giorno, mentre lei era intenta nella sua opera di giardinaggio quotidiano, passò un moro, che, attirato dal balcone fiorito, rimase folgorato dall’avvenenza della fanciulla. Colto da un impeto di passione, quest’uomo decise di presentarsi a casa della donna per dichiarle il suo amore. La giovane, colpita da tanto ardore, decise dunque di ricambiare. L’idillio, tuttavia, non ebbe lunga durata poiché il Moro doveva ritornare dalla moglie che lo aspettava nel suo paese. Mossa da un moto di gelosia, la fanciulla attese il calar della notte, recise la testa del suo amato e la mise in balcone, utilizzandola come vaso per piantare del basilico. In questo modo sarebbe rimasta eternamente vicina al suo amato.

La pianta di basilico crebbe talmente rigogliosa e profumata da destare l’invidia dei vicini. Questi si fecero costruire dei vasi a forma di testa di Moro per le loro piante, convinti che la forma del vaso potesse far crescere delle piante lussureggianti. Questa fu dunque l’origine della consuetudine di adornare i balconi con questa coppia di teste che simboleggiano l’amore eterno.

La leggenda, tuttavia, cela un monito ben preciso: mai tradire l’amore di una siciliana!

Quando la nostalgia di casa si fa viva, ripenso al sole, ai balconi fioriti e a quelle teste di Moro che raccontano un passato incredibile dell’isola in cui sono nata. Questa non vanta solo spiagge bellissime, ma una cultura poliedrica.

Quel passato in cui razze e culture si mescolavano tra di loro dando vita a quel rigoglioso periodo arabo-normanno che ha regalato non solo tratti somatici diversissimi tra loro ai siciliani, ma soprattutto capacità di accoglienza, tolleranza e apertura nei confronti di chi passava da qui.

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