Mamma cosa facciamo oggi?
Andiamo in aeroporto, Lilou.
Ripartiamo oggi?
Tra qualche ora, Lilou.
E allora cosa facciamo nel frattempo?
Andiamo a visitare Changi, l’aeroporto di Singapore.
In viaggio per una destinazione asiatica, avete uno scalo a Singapore? Vi si offrono due possibilità… Visitare la città oppure rimanere qualche ora all’interno dell’aeroporto. Se il tempo a disposizione fosse poco, o un diluvio vi impedisse una passeggiata a piedi, questa è una buona ragione per visitare Changi, l’aeroporto di Singapore.
Cosa vuol dire visitare Changi?
Se avete in mente gli aeroporti degli Emirati Arabi, come quelli di Abu Dhabi o Dubai, visitare l’aeroporto Changi di Singapore vi aprirà un mondo. Rispetto ai precedenti, quello di Changi offre una vera e propria esperienza al viaggiatore. L’aeroporto ha un’area aperta a tutti, inclusi i visitatori che non devono viaggiare, una sorta di mini città interna, in cui è possibile passeggiare (sebbene sia molto frequentata), fare shopping, godersi un dolce, un caffè o un pasto in uno dei numerosi ristoranti o all’interno della food hall, dove non mancano le cucine stellate dello street food locale, o ancora vivere un’esperienza.
Jewel, l’aeroporto più bello del mondo
Una volta atterrati, per visitare l’aeroporto di Changi, occorrerà seguire le indicazioni per Jewel. Si tratta di un terminal a sé, dove troverete servizi quali il check-in anticipato (attenzione, non tutte le compagnie aeree aderiscono, verificate che la vostra lo proponga), deposito bagagli (i prezzi sono decisamente cari. Ad aprile 2025, il costo orario ammontava a 16 dollari di Singapore ad ora), ma anche un parco divertimenti, il Canopy Park, che si trova all’ultimo piano. Ma procediamo con ordine. Come visitare Changi, l’aeroporto di Singapore ?
La prima cosa da fare è concedersi una passeggiata nella parte centrale di Jewel. Quest’area si sviluppa attorno ad una fontana scenografica che con il suo getto d’acqua crea un microclima che favorisce la sopravvivenza delle piante locali, che ricreano una sorta di paesaggio interno vegetale e rigoglioso. Per quanto l’ambiente sia artificiale, all’interno di questa zona dell’aeroporto, troverete una piccola jungla urbana, piccolo saggio della flora locale protetta da Singapore, dei binari sospesi, che sembrano trasportarci in un paesaggio futuristico. Potrete osservare la fontana dal piano terra, dal terzo e dall’ultimo piano, per avere una vista a colpo d’occhio sulla parte centrale dell’edificio. La presenza della fontana, del microsistema vegetale, senza dimenticare le numerose fontanelle che invitano i viaggiatori a riempire le loro borracce consumando meno plastica, oltre ad avere valore eco-sostenibile, sono elementi che hanno trasformato Changi, nell’aereoporto più bello del mondo.
Noi, nel nostro piccolo, possiamo solo confermare la sua bellezza.
Divertimento
Ma come far trascorrere le ore tra un volo e l’altro coinvolgendo viaggiatori grandi e piccoli? Visitare Changi, l’aeroporto di Singapore significa anche concedersi momenti di svago. Come? All’ultimo piano, infatti, oltre ad altri punti ristoro, troverete una biglietteria (perché tutto è a pagamento), per accedere ad alcune aree svago del Canopy Park: un labirinto di specchi, un percorso tra corde sospese, un labirinto di piante, un giardino dove non mancano scivoli, parchi in cui poter giocare, percorsi sospesi e spot fotografici. Tutto è pensato nei minimi dettagli perché il tempo trascorra senza accorgersene.




Ne vale la pena? Sicuramente i viaggiatori dai budget limitati possono tranquillamente saltare questa zona. A mio avviso il budget non vale la candela. Ma qualora viaggiaste con prole e l’attesa fosse lunga, ammetto che queste attività permettono di sgranchirsi le gambe e di aspettare senza la pesantezza delle lunghe ore d’attesa, specialmente se dovete imbarcarvi per un lungo viaggio.
L’arte contemporanea all’aeroporto di Changi
La bellezza di questo aeroporto non si limita alla sola area di Jewel perché se avete tempo per visitare Changi, l’aeroporto di Singapore, vi accorgerete che diverse opere di artisti contemporanei sono distribuite all’interno dell’aeroporto. Noi siamo stati sedotti da un’opera che crea un ritratto di una persona a partire da una fotografia, ricreata con le lettere che corrispondono ai nomi di alcuni paesi.

Dormire a Changi
Punto dolente di questo aeroporto a cinque stelle sono le soluzioni di alloggio. All’interno dell’aeroporto esistono due possibilità di alloggio: la prima, dai prezzi medio-alti, tipici di Singapore, l’Hotel Yotel AIR, che si trova all’interno dell’aeroporto. Questo propone pochissime stanze familiari dai prezzi che variano in base al periodo. Se decideste di soggiornare al suo interno occorrerà prenotare in largo anticipo e, eventualmente, accettare di ripartire la vostra famiglia in più stanze. La seconda possibilità, dal budget decisamente più elevato, è quella di prenotare una stanza al Crowne Plaza Changi Airport Hotel. Qui non manca neanche una piscina per ristorarvi tra un volo ed un altro. Attenzione entrambi gli hotel si trovano al di fuori della zona transiti, se foste interessati, vi suggeriamo di prenotarli attraverso le app asiatiche.
Il vantaggio è quello di non doversi spostare in città, avere a disposizione numerosi ristoranti aperti praticamente sempre e poter essere sul posto se vi aspetta un volo presto al mattino. Lo svantaggio è quello di rimanere in aeroporto.
Collegamenti da/per la città
Se c’è una cosa che abbiamo capito durante i nostri viaggi è che la smania occidentale di avere tutto organizzato e programmato anzitempo in Asia non sempre funziona. La regola d’oro che vale ovunque, inclusa Parigi, la città in cui viviamo, è quella di non fiondarsi ad acquistare un abbonamento per turisti perché costerà decisamente più caro del prezzo effettivo dei trasporti.
Se volete raggiungere la città, per visitare Singapore, cercate le indicazioni per la metro (questa non è enorme e collega piuttosto bene tutta la città). Al botteghino delle metro o alle macchinette potrete acquistare il vostro pass dei trasporti. I bambini sotto i sei anni viaggiano gratis, ma hanno bisogno di un pass. Se foste in difficoltà non esitate a sollecitare il personale, generalmente molto gentile. Per acquistare i pass al botteghino, a noi sono stati chiesti i passaporti. Teneteli a portata di mano.
L’immigrazione
Se avete uno scalo previsto e volete visitare Changi, l’aeroporto di Singapore, sarà opportuno compilare il questionario relativo all’immigrazione. Potrete compilarlo fino a tre giorni prima del vostro arrivo. Alcune compagnie aeree, vi permettono di compilarlo rapidamente al momento del Check-in qualora non lo abbiate già fatto. Vi suggeriamo di partire avendo già compilato il modulo perché il vostro sbarco in terra di Singapore sia quanto più rapido possibile.
Piccola precisione: se dovete rientrare a Singapore per un volo in coincidenza, sarà opportuno compilare un nuovo questionario. Lo trovate qui.
Vale la pena visitare Changi?
Dopo aver visto numerose immagini, volevamo visitare Changi, l’aeroporto di Singapore per poter farcene un’idea. A prima vista, siamo stati sedotti dalla bellezza e dalla prodezza architettonica che lo costituisce: una foresta interna, dei binari sospesi, la fontana scenografica… Gli ingredienti per qualcosa che ci avrebbe tolto il fiato c’erano tutti, tuttavia, dopo aver trascorso al suo interno un po’ di tempo siamo arrivati alla conclusione che si tratta di un luogo bello, ma finto. Un sogno venduto ai turisti alla pari di un parco divertimenti. Non che ci sia qualcosa di male, ma, come sempre basta essere consapevoli dei luoghi che si visitano e delle proprie aspettative. Col senno di poi, siamo contenti di non aver optato per un soggiorno in aeroporto. Sarebbe stato oneroso e difficile da gestire, in quanto ogni attività legata al divertimento è a pagamento ed i bambini, si sa, non hanno la cognizione del denaro. Trascorrere al suo interno qualche ora perché possiate farvene un’opinione, è qualcosa che suggeriamo. Qualche ora basterà per conservarne unricordo indelebile senza necessariamente dover spendere un capitale con esperienze di cui, volendo, si potrebbe anche fare a meno.
Noi siamo stati felici di aver trascorso qualche giorno a Singapore prima di ripartire per un nuovo paese asiatico.