Natale 2020 a Parigi passerà agli annali come quell’unico periodo delle feste in cui molti italiani expat sono rimasti bloccati nelle loro residenze all’estero. Mentre i voli subiscono quotidianamente pesanti tagli e vengono improvvisamente annullati, chi resta bloccato in una città come Parigi che rappresenta una quotidianità, ma non un luogo in cui trascorrere le feste, si chiede cosa fare.
Se lo scorso anno molti viaggiatori hanno sfidato l’ondata di scioperi dei trasporti pur di non rinunciare ad un viaggio nella Capitale francese, quest’anno la tendenza sarà nettamente opposta. Poche, pochissime possibilità, di raggiungere Parigi e di poter godere del clima invernale per trascorrere delle feste di fine anno alternative ai pranzi di famiglia.
Noi, per tantissimi motivi, avevamo deciso di non raggiungere le nostre famiglie quest’anno, ma abbiamo colto la tristezza nel cuore delle nostre amicizie e conoscenze, bloccate in una grande città, senza famiglia e costrette a confrontarsi con le nuove restrizioni appena entrate in vigore.
Cercare la magia del Natale a Parigi
Il Natale 2020 a Parigi rappresenta un’eccezione. I mercatini che riempiono vari angoli della città, classici, come quello sugli Champs Elysées, o alternativi, sono stati per lo più cancellati. Per evitare che la terza ondata di contagi Covid possa ripropagarsi nel periodo delle feste, il governo ha deciso di inibire dei punti di ritrovo.
Tuttavia, poiché i negozi hanno riaperto, è già possibile ammirare il maestoso albero di natale delle Gallerie Lafayette e le decorazioni a tema natalizio delle sue vetrine semoventi. Al suo interno, invece, sarà possibile trovare dei punti vendita pop-up di celebri pasticceri francesi, tra cui spicca quello del giovane chef pâtissier, Cédric Grolet, diventato ormai una star per le sue creazioni.
Non molto lontano dalle Gallerie, al Village Royale (métro: Madeleine, linea 14) sarà possibile ammirare l’istallazione natalizia della rue Royale, una piccola strada pedonale, che si nasconde all’interno di un palazzo, su cui si affacciano le vetrine di marchi di alta moda. Noi l’avevamo scoperta in occasione di un’istallazione estiva.
Sempre nei paraggi, da non perdere la gigantesca mongolfiera che illumina la rue du faubourg Saint-Honoré, un vero spettacolo di luci per questo Natale 2020.
Altra strada dello shopping che muta decorazione e atmosfera più volte l’anno, è il Village Bercy (métro: Cour Saint-Emilion, linea 14). Le istallazioni temporanee ne mutano l’aspetto continuamente.
Spostandosi nel cuore del 7ème arrondissement, le magnifiche decorazioni del centro commerciale di lusso, Bon Marché, vi lasceranno senza fiato (métro: Sèvre-Babylone, linee 10 e 12).
Nella cornice dell’elegantissima Place Vendôme, famosa per le vetrine dei grandi gioiellieri e per gli alberghi di lusso che si affacciano su questa piazza immensa, è possibile non solo godere delle illuminazioni, ma anche concedersi una cioccolata calda e dei dolcetti al pop up store del grande hotel Ritz.
E per ultimo, ma non meno importante, ricordiamo il piazzale dell’Hôtel de Ville, nel cuore della città (métro: Hôtel de Ville, linee 1 e 11) su cui è stata allestita una decorazione natalizia senza precedenti al posto della consueta pista di pattinaggio.
Mercatini di Natale e dove trovarli
Qualche eccezione in questo triste Natale 2020 a Parigi esiste. Pur avendo dovuto rinunciare alla città che si riempie di decorazioni e alla possibilità di vivere tranquillamente le attività invernali all’esterno, come il pattinaggio sul ghiaccio, qualche mercatino resiste.
La Fondazione Good Planet ne ospita uno all’interno delle sue mura. Questo posto, voluto dal celebre fotografo Yann Arthus Bertrand, si è sempre distinto per i suoi eventi ecosostenibili e la sua attenzione alla salute del pianeta. Se foste alla ricerca di artigianato ecosostenibile, questo mercatino farà al caso vostro.
Sempre lontano dagli spazi comunali, un altro mercatino alternativo, offre ai suoi visitatori un’atmosfera natalizia fuori dal comune, che invita a viaggiare. Si tratta del mercatino Giapponese della Recyclerie. Questo luogo d’incontro e di attività nasce in una ex stazione della Petite Ceinture di Parigi, ovvero del percorso ad anello che permetteva anticamente di spostarsi in treno nei punti esterni della città. Cadute in disuso per anni, le stazioni sono state riconvertite in luoghi culturali. Tra queste, la Recyclerie, dal carattere ecosostenibile, come il suo nome lo indica, e socialmente impegnato, ospita ogni anno dei creatori e artigiani per un mercato di natale alternativo. Se aveste voglia di concedervi un viaggio nella terra del Sol Levante, non esitate a spingervi fin lì.
Cosa succede dal 15 dicembre
A partire da questa data non si ha più bisogno dell’autocertificazione derogatoria per poter uscire di casa. Non che durante questa prima parte del lockdown i controlli fioccassero, ma è sempre stato opportuno spostarsi con un documento che attestasse la necessità dell’uscita dalla propria abitazione.
Sebbene in un primo momento si pensava ad un’imminente riapertura dei luoghi culturali, le ultime misure sanitarie hanno imposto un cambio di programma: totale chiusura di musei, cinema e teatri.
Nel periodo delle feste di fine anno dovremmo aver diritto di ricongiungerci con amici e parenti nel limite di sei adulti, sebbene il governo inviti a ridurre quanto più possibile riunioni e incontri. Il coprifuoco, attualmente in vigore, non sarà imposto il giorno di natale, ma occorrerà mantenere massima prudenza negli spostamenti e negli incontri.
Riflessioni su questo Natale 2020 a Parigi (ma non solo)
Tra amici possiamo permetterci il lusso di essere sinceri: nessuno si aspettava un natale 2020 come questo. Molti italiani, ma non solo, expat si trovano lontani dalle proprie famiglie. Alcune persone dovranno attribuire un nuovo senso a questi giorni di festa in un clima di solitudine. Dopo un anno talmente faticoso, in cui abbiamo dovuto adattarci ad una digitalizzazione massiccia del lavoro e della socialità, rinunciare all’unico momento dell’anno in cui coltivare un briciolo di intima umanità non è facile.
Probabilmente è in momenti come questo Natale 2020 che una città come Parigi rischia di mostrare il suo lato meno accogliente: case dalle metrature esigue, solitudine e nostalgia diventano il mix di uno strano stato d’animo per salutare l’anno in uscita. Chissà che tutto questo nuovo modo di vivere le feste non sia anche l’ultimo e che dal prossimo anno si potrà invadere le strade per passeggiate post prandiali, per raggiungere mercati colorati,vederne le bancarelle, o raggiungere ristoranti e luoghi di cultura aperti… Insomma, per vivere a pieno la magia di questo periodo.
Noi siamo pronti a salutare questo anno bisesto e funesto per accoglierne uno nuovo, ricco di novità, e – perché no?! – anche di viaggi.
In questo Natale 2020 siamo vicini a tutti coloro che compiranno un sacrificio nella speranza che sia anche l’ultimo, o almeno uno degli ultimi.
Buone feste di fine anno!
Un Natale triste, che magari sancirà la fine o quasi di questo anno in cui abbiamo collezionato tutti una sciagura dietro l’altra. Detto ciò, mi piacerebbe molto poter vedere Parigi nel periodo natalizio: è una città che conosco pochissimo e immagino che tra luci, decorazioni e mercati possa essere ancora più magica.
Buone feste, nonostante tutto!
Parigi è una città caleidoscopica, in qualunque stagione la si veda riesce ad emanare un fascino diverso. Sicuramente il periodo delle feste riesce a trasformarla parecchio. Una dritta: al momento, nonostante la pandemia, ci sono molti cantieri, la città cambierà aspetto nel 2024 in occasione delle Olimpiadi. L’idea è quella di trasformarla in una capitale ecosostenibile, aumentando spazi verdi (la zona vicino l’arco di Trionfo si riempirà di verde), piste ciclabili e interi quartieri chiusi al traffico. Il progetto è ambizioso, ma forse merita una capatina per capire se il risultato finale riuscirà a racchiudere realmente tutti questi aspetti. Se passassi da queste parti, fammi un cenno. 😉
Dato che sono in ritardo… buon anno a te!