La Penisola di Keflavik
La penisola di Keflavik si trova a circa quaranta chilometri dalla capitale islandese. Visitarne i siti più importanti richiederà poco più di una mezza giornata ed un’auto con cui potersi spostare. Qualora decideste di programmare un viaggio nel 2020, non dimenticate che occorrerà fare i conti con le restrizioni in vigore. Pronti a scoprirla?
Il ponte tra due continenti
Avevo visto un documentario su Netflix diversi mesi fa, davvero interessante: un attore famoso visitava alcuni paesi cercando delle risposte a delle domande sull’ecosostenibilità e il rispetto del nostro pianeta. La prima puntata era dedicata all’Islanda e le immagini di questo luogo mi hanno spinta ad inserirlo nel mio itinerario di viaggio.
Dal piccolo parcheggio parte una stradina che conduce direttamente al ponte. La strada è piatta e breve: il nostro Lilou di due anni e mezzo non ha battuto ciglio nel percorrerla. Il vantaggio di questo luogo, che non è sorvegliato, è poterlo raggiungere in qualunque momento: presto al mattino o approfittando del sole di mezzanotte.
Si tratta del punto in cui si trovano due placche tettoniche di due continenti: quello euroasiatico e quello americano. Attraversando un semplice ponte di ferro è letteralmente possibile avvicinarsi ad un altro continente, a tal punto che una turista ci ha salutati con un “welcome to America”. La particolarità di questo luogo consiste nel fatto che le due placche si allontanano ogni anno di circa due centimetri. Tra queste si trova della sabbia nera, che testimonia la storia delle continue eruzioni vulcaniche del paese.
Il paesaggio sembra a tratti lunare. Questo aspetto inedito ha colpito tutti noi favorevolmente, spingendoci ad assaporare a pieno ogni vista, ogni angolo, ogni dettaglio.
La piscina di rocce
Ripresa l’auto, ci siamo diretti nella vicina località di Brimketill lava rock pool, per assistere ad una vista mozzafiato sul mare. Da questo belvedere (una pedana d’osservazione) è possibile osservare le onde infrangersi sugli scogli. Se il mare impetuoso potrebbe non sembrare particolarmente interessante, la particolarità di questi scogli consiste in delle piscine naturali, alimentate costantemente dalle onde. Lo spettacolo della natura impetuosa e non controllata ci ha letteralmente stregati.
Sicuramente per poter godere del panorama abbiamo dovuto alternarci nel gestire il nostro dueenne che avrebbe esplorato ogni singolo angolo. La pedana è pensata per tutti, ma occorre essere particolarmente attenti ai più piccini, specialmente quelli che camminano. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questa sosta nella penisola di Keflavik.
La zolfatara di Seltun
A pochi minuti di auto il paesaggio della penisola di Keflavik cambia nuovamente. L’atmosfera da pianeta extraterrestre inizia a prendere forma: il nero della terra lascia spazio a nuovi colori, quali grigio, rosso matto, giallo… noi abbiamo l’impressione di essere su Marte. E il fumo attira l’attenzione di Lilou che non capisce se esserne attratto o averne paura.
Il parcheggio ha dei servizi igienici: una novità per noi che finalmente iniziamo a scoprire questo paese dopo i cinque giorni di quarantena. E da questo, parte un piccolo percorso per accedere alla zolfatara. L’accesso è gratuito.
Scesi dall’auto, l’odore di zolfo ci assale. E le raccomandazioni non tardano ad arrivare: occorre camminare sulla pedana perché il terreno è rovente. Iniziamo, scegliendo il percorso più lungo che ci porta in cima in breve tempo. Lilou è incuriosito: gli spieghiamo che l’acqua fa strani rumori perché è caldissima. Lui è attento e si guarda attorno con grande interesse. Non ne siamo proprio consapevoli, ma iniziamo a renderci conto che l’Islanda è un paese che incuriosisce i bambini. E la penisola di Keflavik con il suo paessaggio vario riesce a sorprendere costantemente.
La casa della gigante addormentata
Spingendoci dalle parti della città Keflavik, la città vicina all’aeroporto internazionale, abbiamo deciso di andare a vedere la casa della Gigante che dorme, un’attività per bambini inserita nel nostro itinerario.
Anche questa attrazione è gratuita. Arrivati al porticciolo della città, occorre lasciare l’auto al grande parcheggio (gratuito) e procedere a piedi costeggiando la roccia e il porticciolo stesso. Un breve percorso guidato vi condurrà nella casa dove una gigante si trova addormentata. L’effetto sonoro del russare ha spaventato il nostro bimbo che, tra le mie braccia, ha chiesto subito di voler uscire.
Avevamo notato un albero dei ciucci al suo interno. Avremmo tanto voluto spingerlo a lasciarne uno lì, ma la paura non è stata una buona alleata.
In realtà potrebbe trattarsi di una sosta simpatica per chi ha del tempo da spendere prima di recarsi in aeroporto. Ogni bambino, poi, potrebbe viverla in modo diverso.
Il museo del rock’n’roll islandese
Siete pronti per un tuffo nella storia dell’Islanda? La penisola di Keflavik offre anche questa possibilità. Il museo del rock’n’roll islandese altro non è che un tuffo nella storia di questo paese che ha scoperto la musica molto tardi, sfornando artisti talentuosi di grande successo. Qualche nome? Björk, i Sigur Ross, Emiliana Torrini…
Il museo, oltre ad essere un posto caldo e asciutto, dove ripararsi dalle intemperie, è piccolo e accogliente. Lo si visita seguendo una linea del tempo: un’evoluzione cronologica che dagli anni 60 arriva al giorno d’oggi. Alcune attività sono interattive: come l’ascolto dei vinili o gli strumenti in libero utilizzo. Il nostro dueenne si è divertito con una batteria elettronica e aveva anche adocchiato un mixer…
Una sosta davvero simpatica che racconta la storia del paese sotto un’angolazione diversa: non solo quella della musica, ma soprattutto quella della cultura giovanile.
Visitare la penisola di Keflavik con i bambini
Qualora vi steste chiedendo se l’Islanda è una meta adatta alle famiglie, noi ve lo confermiamo a gran voce. In particolar modo, la penisola di Keflavik offre un assaggio del variegato territorio islandese. La maggior parte dei luoghi d’interesse sono accessibili anche ai più piccini e offrono spunti ai genitori per spiegare le meraviglie della natura. Senza dubbio, un luogo in cui andare con i più piccini è la celebre SPA Blue Lagoon, di cui vi racconteremo la nostra esperienza prossimamente.
Ideale da visitare all’arrivo o in prossimità della partenza, questa penisola è davvero un cocktail unico di esperienze da assaporare senza moderazione!
Quante meraviglie ad accesso gratuito! E’ una terra tutta da scoprire e, quando mi capiterà di andarci, l’amerò dal primo istante. Quindi meglio aspettare che non ci siano restrizioni e viverla full immersion!
La maggior parte dei siti di interesse sono gratuiti, il budget per questo viaggio riguarda soprattutto alloggi, ristoranti e benzina, ma ne vale la pena. Spero si possa ritrovare presto la serenità per viaggiare sicuri!
Ogni volta che leggo qualcosa sull’Islanda, la mia curiosità verso questo paese aumenta. Non sapevo del ponte tra le due placche tettoniche: è una di quelle cose che vorrei sicuramente vedere. Chissà quanto mi toccherà aspettare…