Chi dice Thailandia dice Bangkok. Che viaggiate da soli, in gruppo, in coppia o in famiglia Bangkok è una meta che non può mancare. Il suo nome evoca atmosfere orientali che si scontrano con la solita contraddizione delle metropoli asiatiche: ipermodernità e povertà, accostate secondo un mix a tratti spietato. Girando per le strade di questa capitale non si può non restare increduli: come possano convivere modernità e arretratezza? Ricchezza e povertà estrema? Eppure, chi ha viaggiato in Asia, sa bene che questi aspetti sono molto più diffusi di quanto non si immagini. Basti pensare a grandi città in forte espansione come Dubai. E allora, pronti a fare i conti col rovescio della medaglia, non resta che decidere di lasciare per qualche ora la propria camera d’albergo e immergersi nella scoperta di una città dalle mille contraddizioni.
Visitare Bangkok con i bambini
Visitare Bangkok con i bambini
Se vi state chiedendo se questa città si presta alle visite in famiglia, la risposta è sì. Se non siete mai stati in Asia, il cambio di paesaggio è talmente radicale da suscitare grande curiosità nei piccoli viaggiatori. A Lilou e Lila è bastato un solo giorno per imparare parole nuove, quali: “demoni”,”templi”, “Buddha” e “Tuk tuk”.
Eh sì, perché se paese che vai usanza che trovi non è un solo un motto. I bambini, forse più sensibili degli adulti ai cambiamenti, sono letteralmente affascinati dagli usi dei luoghi che visitano. E allora perché non prendiamo un tuk tuk? diventerà un motivo ricorrente durante il viaggio.
Visitare templi, palazzi reali e musei saranno piacevoli esperienze familiari. E con queste anche le passeggiate ai mercati serali dove assaggiare il tanto decantato Street food thai.
Noi abbiamo scelto di iniziare il nostro viaggio dalla Capitale del paese per due semplici motivi: dovevamo riprenderci da un interminabile volo con scalo e abbiamo deciso di concentrare le visite culturali nel primo periodo della nostra vacanza. Visitare Bangkok in famiglia è stata la nostra prima avventura.
Quanti giorni per visitare Bangkok?
Una volta deciso di visitare Bangkok in famiglia, la domanda si pone: quanto tempo occorre per visitare la capitale? La maggior parte delle guide turistiche suggerisce di dedicare tre giorni alla città (comprensivi di un’escursione ad un mercato galleggiante e al mercato del treno) ed un giorno ad Ayutthaya, l’antica capitale della Thailandia, la cui area archeologica dista appena 45 km da Bangkok. Noi abbiamo aggiunto un giorno, ovvero quello del nostro arrivo, di svago nel nostro albergo perché i bambini potessero stancarsi in piscina e rimettersi rapidamente dal jet lag. In realtà, essendo arrivati in albergo intorno alle 15, la giornata sembrava persa in partenza.
Come scegliere l’albergo a Bangkok
La scelta di un albergo quando si decide di visitare Bangkok in famiglia è estremamente soggettiva. Noi, abbiamo optato per un albergo lontano dalle zone troppo turistiche, in modo tale che i rumori non mettessero a repentaglio il sonno dei pargoli. Tuttavia, un piccolo mercato serale era vicino e questo non ha penalizzato la scelta della posizione. Sebbene sconsigliamo vivamente di scegliere l’albergo in cui siamo andati, il Royal Princess Larn Luang, il cui personale gioca a modificare tariffe e pagamenti, il suggerimento, quando si viaggia con piccoli accompagnatori in paesi così caldi è quella di scegliere un alloggio con piscina. Rientrare nel tardo pomeriggio e concedersi un bagno ristoratore sarà una gioia per i piccoli viaggiatori.
Itinerario di quattro giorni a Bangkok
Nonostante il caos, il traffico e l’inquinamento, Bangkok è una città affascinante. Accanto ad edifici ipermoderni o alle bidonville (ahimè sono numerose!), si trovano dei templi dall’architettura seducente. O, almeno, per noi occidentali. Noi, se avessimo avuto molto tempo a disposizione, saremmo entrati in tutti, ma per motivi logistici ci siamo limitati ai più importanti.
Giorno 1
Prima di visitare Bangkok in famiglia assicuratevi di indossare pantaloni o gonne lunghe, magliette non scollate, avere delle bottiglie d’acqua e qualcosa da mangiare in zaino, senza dimenticare la protezione solare, un cappello o una bandana per proteggervi dai raggi solari. Ultimo suggerimento non meno importante: indossate scarpe comode da poter mettere e togliere facilmente dato che nei templi si entra scalzi.
Datevi un obiettivo preciso: svegliarsi molto presto al mattino ed uscire dall’albergo come se stesse accompagnando i vostri figli a scuola. Se, come si dice, il mattino ha l’oro in bocca, in Oriente i luoghi turistici aprono i battenti molto presto e, dal momento che la chiusura è altrettanto presto, occorre approfittarne. D’altronde non si arriva dall’altro capo del mondo per niente, no? Lasciato presto il vostro albergo, non siate timidi, contrattate pure la vostra corsa e dirigetevi al Wat Pho, un grande complesso di templi dove dare inizio alla vostra immersione nella cultura thailandese.
Concedetevi il tempo di perdervi tra i diversi templi, la passeggiata al suo interno sarà un crescendo di emozioni fino all’ingresso al tempio più grande contenente lo Sleeping Buddha. Ovvero una statua gigante di un immenso Buddha d’oro disteso. Per poter fare una foto dal punto d’osservazione, occorrerà fare la fila. Fortunatamente, scorre rapidamente.
L’ingresso a questo tempio ha un costo irrisorio per gli adulti ed è gratuito per i bambini. I biglietti possono essere acquistati sul posto perché, sebbene i turisti siano sempre presenti, le folle non sono tali da richiedere ore d’attesa. Nei pressi del buddha disteso è presente un’area in cui potrete trovare delle bottiglie d’acqua, acquistare gelati e usufruire dei bagni pubblici (non dimenticate la carta! nei bagni la troverete difficilmente!).
Nonostante la bellezza del grande buddha disteso, noi abbiamo apprezzato molto i cortili con le statue di 394 buddha d’oro. Un colpo d’occhio decisamente avvolgente che ricorda le rovine dell’antica capitale Thailandese, Ayutthaya.
Difficilmente troverete qualcosa da mangiare all’interno dei templi, ma se dopo aver visitato quest’aerea vi dirigerete alla seconda meta della giornata, il Wat Phra Kaew e il Palazzo Reale, troverete diverse caffetterie pronte a servirvi cibo thai e occidentale. Non stupitevi se durante lo spostamento da un luogo all’altro, che potrete fare a piedi, data la vicinanza, vedrete numerosi turisti indossare abiti o pantaloni thai. Si tratta di persone che non avevano rispettato il dress code per accedere a quest’area. Se anche voi avete scordato di indossare i vestiti richiesti, non preoccupatevi. Troverete numerosi venditori ambulanti e negozietti pronti ad aiutarvi a coprirvi per modiche cifre (100 baht).
All’ingresso del complesso che ospita il buddha di smeraldo e il palazzo reale, il controllo del dress code è piuttosto rigido. Acquistato il vostro biglietto (i bambini non pagano), godetevi la bellezza di questi templi sospesi nel tempo. Le atmosfere d’oro, le statue dei demoni a guardia dei templi, l’opulenza dei materiali (oro e pietre luccicanti), le campane d’oro e l’ordine simmetrico delle disposizioni architettoniche. Ogni dettaglio conquisterà grandi e piccini. Visitare il tempio del buddha di smeraldo è quasi un’esperienza mistica: sembra quasi di entrare in un antro segreto, brillante e opulento.
La visita prosegue dopo con i giardini curatissimi del palazzo reale e la sua facciata. Siamo rimasti un po’ delusi dal fatto che il palazzo reale non fosse visitabile al suo interno, ma, solo dopo abbiamo realizzato che al suo interno vive ancora la famiglia reale.
Se i pargoli non sono ancora esausti, una volta terminata questa visita potrete raggiungere le sponde del fiume Chao Phraya, il fiume di Bangkok, dirigendovi al Tien Pier, l’imbarcadero dove, per pochi Baht, potrete prendere un traghetto e raggiungere uno dei monumenti simbolo della città di Bangkok: il Wat Arun.
Non limitatevi solo a questo e visitate il bellissimo tempio che si trova al suo fianco. Saprà sedurvi.
Dall’imbarcadero del Wat Arun partono numerose crociere turistiche lungo il fiume. Farle al tramonto (o poco prima) potrebbe essere un bel modo per concludere una giornata intensa.
Giorno 2
Se visitare Bangkok in famiglia significa prima di tutto scoprire la cultura thailandese, occorre tenere a mente che questa non si basa unicamente sui templi o sulle architetture thai, ma la grande scoperta avviene principalmente a tavola. Lo street food thailandese richiama milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, non solo per la sua grande varietà, ma anche perché alcuni chef di street food hanno ottenuto delle stelle Michelin. Ma procediamo con ordine.
La prima tappa di questa giornata delle scoperte alimentari sarà il Buddha D’oro. Questo tempio, la cui vista panoramica sulla città è davvero unica, si trova alle porte del quartiere di Chinatown (da evitare il lunedì perché chiuso).
Il tempio è dotato di un ascensore, molto pratico per raggiungerlo insieme ai piccoli viaggiatori, specialmente se il passeggino è ancora un compagno di viaggio. In Thailandia i passeggini sono accettati ovunque, anche nei templi.
Visitato il tempio, basterà attraversare la strada per immergersi in un’atmosfera molto diversa, fatta di lanterne rosse, odore di frittura e negozi di gioielli e pietre finte. Non abbiate paura di scivolare nel cuore di Chinatown, la sua atmosfera diventerà avvolgente e l’enorme scelta di street food sarà un invito a scoprire l’anima del paese. Fritture di ogni tipo, panini farciti cotti al vapore (insisteranno perché li mangiate caldi nonostante il grande caldo), zuppe, ravioli, panini dolci e chi più ne ha e più metta sedurranno i vostri sensi e vi inviteranno ad assaporare cibi esotici. Chinatown è una tentazione costante. Quindi, prevedete un portafoglio pieno di Baht sonanti perché ovunque si paga cash, e lasciatevi sedurre da un mondo fatto di odori, sapori e colori, dove anche i palati più difficili troveranno pane per i loro denti.
Nel cuore di Chinatown troverete uno dei ristoranti più famosi, una stella Michielin, che vanta un brodo attivo da oltre cinquant’anni. Se riuscite a sfidare il caldo per assaggiarlo, sarete degli eroi.
Conclusa questa visita, che sembra più un viaggio nel viaggio, potrete concedervi un pomeriggio di pace e relax al Lumphini Park. Questo polmone verde cittadino prende il nome dalla città in cui nacque Buddha. Qui potrete avvistare scimmiette sugli alberi e varani, oltre ad una discreta varietà di uccelli. Visitare Bangkok in famiglia significa concedersi il lusso di rallentare e godere di momenti semplici, come una passeggiata in un parco, riposare sull’erba, giocare e stupirsi insieme, no?
Giorno 3: i mercati
Uno dei consigli più gettonati è la visita ai mercati. Se viaggiate con bambini, il suggerimento spassionato è quello di prevedere un’escursione privata di una giornata. I mercati galleggianti sono numerosi. Noi abbiamo vissuto la nostra prima brutta esperienza col banco escursioni del nostro albergo, optando per la visita del mercato galleggiante.
Scegliete con molta attenzione il mercato da visitare perché molti di questi sono delle trappole per spingere i malcapitati turisti a esborsi onerosi. Noi abbiamo visitato quello di Damnoen Saduak che, francamente, non merita né il vostro tempo né i vostri soldi. Prima di partire per un’escursione, concordate col vostro autista quale mercato visitare.
Da non perdere, quando si decide di visitare Bangkok in famiglia, è il mercato del treno. Si tratta di un mercato molto economico, invaso dai turisti, che sorge sui binari della ferrovia. Ogni volta che il treno passa, i commercianti chiudono le tende, spostano la merce ed i turisti vanno in visibilio perché il suo passaggio all’interno del mercato è un’esperienza davvero unica.
L’euforia è davvero contagiosa perché grandi e piccini, i turisti lungo la ferrovia e quelli sul treno, si lasciano trasportare in un gioco delle parti che rende l’incontro speciale. I saluti ed i sorrisi fioccano. E lo shopping, in un mercato dai prezzi più che onesti, è davvero consigliato.
Giorno 4
Torniamo a visitare Bangkok in famiglia per una giornata, o mezza giornata, di attività interessanti. Questa volta vi invitiamo a prendere i mezzi pubblici per arrivare alla fermata della metropolitana Tha Phra, salite al piano superiore, dove prendere la corrispondenza, per ammirare la grande statua dorata di Buddha del Wat Pknam. Usciti dalla stazione della metropolitana potrete raggiungere facilmente a piedi il tempio, perdendovi nelle stradine interne che collegano piccolissimi isolotti a quello della vostra destinazione. Anche se la passeggiata è un po’ sportiva con un passeggino, perché i ponti hanno quasi sempre delle scale, gli scorci e i piccoli templi che si incontrano lungo il percorso sono delle scoperte meritevoli. Per la prima volta, perdendoci tra i vicoli, abbiamo avuto la sensazione di scorgere un angolo autentico di questa città dai mille volti.
Una volta arrivati, abbiamo visitato lo stupa di 80 metri, una sorta di piramide bianca. Qui l’ascensore è attivo solo nel week-end, così, passeggino in spalla (eh sì la yoyo non solo si piega tantissimo, ma è trasportabile con una tracolla) siamo arrivati in cima al quinto piano, dove, oltre ad una vista incredibile sulla statua e sullo skyline della città, abbiamo potuto ammirare un Chedi verde smeraldo che troneggia su un cielo dai colori psichedelici, opera di Chakrapahna Poshikaakrit, uno degli artisti più famosi del paese.
Dopo aver visto il Grande Buddha dal basamento e avendo reperito un tempio vicino, abbiamo deciso di addentrarci in altri vicoli per andarlo a vedere. La curiosità ci ha ripagati. Solo così visitare Bangkok in famiglia è diventata una specie di caccia al tesoro!
Dopo una pausa pranzo potrete raggiungere il Children’s Discovery Museum per una scoperta interattiva. Attenzione, prevedete un costumino per i giovani viaggiatori e non dimenticate che il museo chiude alle 16.
Conclusioni
Visitare Bangkok in famiglia significa concepire un itinerario a misura di bambino che vi permetta di rallentare all’occorrenza, assaporare con calma il gusto della scoperta e lasciarsi sedurre da tutte le differenze con la cultura occidentale cui siamo abituati.
Se avete tempo potete aggiungere una visita al mercato di Chatuchak, aperto unicamente nel week-end. O, se preferite lo shopping, concedetevi una passeggiata nelle zone di Siam Square, Pratunam, Phloen Chit e Ratchathewi dove si trova la maggiore concentrazione di centri commerciali. Non dimenticate di scaricare le app utili, potrebbero già esservi utili durante la vostra prima tappa!
Noi abbiamo optato per un quinto giorno a Bangkok per un’escursione fuori porta. Non abbiamo resistito al richiamo della storia, del tempo e dell’area archeologica di Ayutthaya, l’antica capitale della Thailandia. Ma questo è un altro capitolo che vi racconteremo prossimamente! Rimanete connessi!