Mamma, oggi prendiamo di nuovo il motoscafo?, ha chiesto Lilou appena sveglio, mostrando un velo di preoccupazione.
No, oggi faremo un’escursione alle Four Islands in Long Tail Boat.
E mi farà stare male? Io non voglio stare male.
No, Lilou. Almeno spero.
Chi non rimarebbe perplesso dopo una pessima esperienza in motoscafo? Contenti di aver visitato le magnifiche Phi Phi Islands, ma decisamente provati dalle condizioni del nostro giro, per la seconda visita, su suggerimento della signorina del banco escursioni, abbiamo optato per un’esperienza privata. Se i bambini fossero stanchi, potrete sempre chiedere allo skipper di riportarvi indietro senza interferire col gruppo… Vendere è un mestiere, ma questa frase ci ha influenzati a tal punto da aver accettato la piccola differenza di prezzo. E gita privata sia, ha decretato Papà.
Il Drop on
Tutte le escursioni, come quella alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat, prevedono un servizio di pick-up degli ospiti e di drop-off sempre al proprio hotel.
Abbiamo aspettato pazientemente l’arrivo del tour operator che, dopo averci fornito una forchetta oraria per venirci a prendere, si è sorprendemente manifestato abbastanza in tempo. Come sempre, anche in questo caso, la nostra identità era legata al numero della nostra stanza. A scanso di equivoci in Thailandia, questo è il metodo più gettonato. Caricati su un pick-up con panche laterali e impianto stereo (spento!), siamo stati accompagnati alla vicinissima spiaggia di Ao Nang e siamo stati presentati al nostro skipper.
Tolte le scarpe, siamo saliti sull’imbarcazione thailandese. La Long Tail Boat è una barca allungata, in legno, che può ospitare una decina di passeggeri. Questa viene spesso ormeggiata a riva e presenta uno scafo lunghissimo che può essere manovrato come se fosse un remo, in caso di fondali bassi, o utilizzato come timone per manovrare il motore.
La navigazione, rispetto al motoscafo, è decisamente più lenta, meno violenta e piacevole.
Alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat
Partire la mattina presto, quando si è in vacanza, potrebbe non essere l’aspirazione di tutti i viaggiatori. Eppure, se è vero che il mattino ha l’oro in bocca, una partenza mattutina potrebbe riservarvi delle sorprese.
La nostra piccola levata ci ha permesso di raggiungere la prima tappa di buon ora, offrendoci un’esperienza unica.
Koh Tub e Koh Mor
Avvicinandoci alla nostra meta, abbiamo come avuto una visione: delle persone in fila indiana che sembravano camminare sull’acqua. Quando la barca si è avvicinata, ci siamo accorti che in realtà, i turisti camminavano su un lembo di sabbia e non vedevamo l’ora di farlo anche noi.
La nostra escursione alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat si è dimostrata subito un’ottima scelta. Non solo la possibilità di visitare un’isola dalle acque cristalline, dalle stelle marine spiaggiate in prossimità del lembo di sabbia, ma anche la vista di luoghi apparentemente incontaminati. Ci siamo sentiti piccoli, persi in questa natura brulla e incondizionata, ed immensamente felici di compiere questa scoperta insieme.
Koh Tub dista una mezz’oretta di navigazione da Ao Nang. Si presenta come una piccola isola, collegata, quando la marea è bassa, ad un altro isolotto, Koh Mor. In alcuni punti la balneazione è vietata, ma è possibile camminare dentro l’acqua facendo attenzione alla piccola fauna che abita questi fondali bassi. I nostri piacevoli incontri ravvicinati con granchi, stelle marine e pesci hanno entusiasmato i nostri piccoli esploratori.
Andare da un’isola all’altra a piedi ha qualcosa di emozionante. Mettere i piedi in un paradiso terrestre, respirare aria pulita e approfittare del momento, godendo la vista di posti bellissimi non ha eguali.
Un’ora dopo, il livello dell’acqua era già cresciuto. I nostri polpacci erano completamente immersi e la corrente si faceva sentire di più.
Koh Ngai
La seconda tappa della nostra escursione alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat è stata la celebre Koh Ngai, meglio conosciuta come Chicken Island. Questa isoletta rocciosa, il cui profilo ricorda quello di una gallina, è famosa per la fauna sottomarina.
Benché l’isola non sia visitabile perché troppo brulla, le sue acque sono diventate la meta ideale degli amanti dello snorkeling. Tuttavia, la presenza dei nostri bambini ci ha spinti a dover saltare il bagno previsto nei pressi dell’isola. Ci siamo limitati ad osservarne il profilo per dirigerci all’ultima isola.
Koh Poda
Quest’isola dalle acque cristalline vi offrirà una passeggiata magnifica durante la vostra escursione alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat. Approdati nella sua baia dalla sabbia fine e bianchissima, siamo subito rimasti sedotti dal calore dell’acqua e dalla sua trasparenza.
Incuriositi dalla vegetazione che si affacciava sulla spiaggia di attracco, abbiamo deciso di seguire il suggerimento del nostro skipper, spingendoci alla scoperta dell’altro versante. Più grande dei due isolotti di Koh Tub e Koh Mor, Koh Poda ci ha ammaliati con le sue distese di sabbia, le palme da cocco e la sua fauna. Camminando sulla sua spiaggia abbiamo raccolto conchiglie e sassolini, approfittato della pochissima ombra degli alberi (il sole non era a nostro favore), bagnandoci spesso per fronteggiare il calore.
Non vedendo l’ombra di turisti per centinaia di metri, ci siamo sentiti come dei naufraghi, abbiamo mangiato frutta e ci siamo consentiti una piccola nuotata in quelle acque azzurre seducenti.
Bonus extra dell’escursione alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat
L’escursione giornaliera avrebbe avuto come ultima tappa la spiaggia di Railay di Krabi. Dal momento che avevamo saltato la tappa snorkeling nei pressi della Chicken Island, il nostro skipper ci ha concesso di andare a vedere la spiaggia di Phra Nang Beach.
La più famosa ed esclusiva spiaggia di Krabi, Phra Nang Beach è accessibile unicamente via mare in long tail boat oppure affittando canoe alla spiaggia di Railay. La sua baia, quasi del tutto priva di strutture, si presenta come una grossa lingua di sabbia, circondata da pareti rocciose, ricche di vegetazione. Di fronte alla spiaggia si trova una roccia che sembra galleggiare in mezzo al mare, conferendo alla vista d’insieme un carattere ricorrente nei panorami marittimi del sud est asiatico.
Successivamente, lo skipper si è diretto a Railay beach. Ed ecco che in pochi istanti ci siamo ritrovati su una spiaggia estremamente animata, piena di turisti che parlavano numerose lingue, di alberi abitati da scimmiette e da tanti, tantissimi servizi.
Vista l’ora, ci siamo sistemati nella parte in ombra dell’isola, nella speranza che Lila si addormentasse dopo il bagno. La sua eccitazione ha fatto sì che facesse un sonnellino molto breve. Abbiamo pranzato con frutta e smoothies sulla spiaggia, bagnandoci continuamente perché il caldo umido delle ore centrali della giornata era davvero insopportabile.
L’aspetto positivo di Railay beach è l’acqua calda. I bambini entravano ed uscivano dall’acqua senza mai lamentarsi, sebbene il fondo non fosse molto uniforme e qualche sassolino compromettesse il loro equilibrio.
Nell’arco di un paio d’ore, l’acqua del mare della spiaggia di Railay si è trasformata: da torbida a cristallina, senza che alcun evento particolare intervenisse. Saremmo rimasti immersi volentieri, ma la nostra escursione si sarebbe conclusa a breve. Il nostro skipper ci aspettava sulla long tail boat ormeggiata nella baia.
Dopo circa dieci minuti di navigazione siamo approdati alla spiaggia di Ao Nang stanchi ma soddisfatti. Risaliti sulla strada, abbiamo atteso che il tour operator venisse a prenderci per lasciarci in albergo. Durante l’attesa, mentre eravamo seduti su una panchina, una signora si è avvicinata, ha abbracciato Lilou, cercando di trascinarlo a sè per scattare una fotografia, sebbene tempestivamente io mi sia infuriata perché la signora, che aveva una bambina poco più grande, non mi aveva chiesto il permesso e, soprattutto, perché Lilou era visibilmente infastidito. Ennesimo episodio di tentativo indesiderato di scattare delle foto ai bambini, avrei tanto voluto sapere prima del viaggio che in Asia fotografare i bambini stranieri non ha le stesse ripercussioni legali presenti in occidente.
Tuttavia, rientrati in hotel, Lilou sembrava aver già dimenticato la piccola disavventura con la signora thailandese. Ed un tuffo in piscina gli ha restituito un sorriso.
Consigli utili per visitare le Fours Islands con bambini
Un’escursione alle Four Islands con bambini in Long Tail Boat è un’esperienza cui non rinunciare se vi trovate a Krabi. Il prezzo dell’escursione privata è leggermente più alto di quella di gruppo, ma se viaggiate con bambini piccoli, poter rispettare il loro ritmi e concedersi più tempo per visitare le isole e fare il bagno lì dove è consentito, è decisamente meno stressante che seguire un gruppo dai ritmi stabili. Significa anche poter privilegiare, in termini di tempo, i luoghi più congeniali alla famiglia e non gli itinerari prestabiliti.
Da non dimenticare per questo genere di escursioni oltre al cappello e alla crema solare, le scarpette per camminare sugli scogli, qualora non siate abituati. Queste vi permetteranno di affrontare i fondali non del tutto sabbiosi. Lilou e Lila hanno indossato delle magliette anti raggi UV per fronteggiare l’esposizione al sole durante le ore centrali della giornata.
Al rientro in hotel, Lilou sembrava soddisfatto.
Mamma?
Cosa c’è Lilou?
Domani lo facciamo ancora?