Consigli utili per vedere Lione e partecipare alla Fête des Lumières
Se c’è una buona occasione per superare il confine e recarsi oltralpe, è la festa delle luci a Lione. Questa città, meta ancora sconosciuta ai più, è una piacevole scoperta per un week-end lungo.
Occorre sapere che scegliendo quest’occasione, occorrerà pianificare il proprio soggiorno con molto anticipo. Durante il periodo della festa delle luci Lione richiama numerosi turisti: hotel e ristoranti sono pieni come in nessun altro periodo.
La storia
La festa delle luci odierna non è altro che la rielaborazione moderna di un’antica tradizione, la fête des bougies (festa delle candele).
Sulla Fourvière, una delle colline che dominano la città, al posto dell’odierna Basilica di Notre-Dame de Fourvière, si trovava una chiesa costruita nel 1168 e dedicata alla Madonna. L’8 settembre 1643 gli abitanti della città fecero un voto: si recarono in pellegrinaggio nella chiesa della Fourvière per chiedere alla Madonna di risparmiarli dalla peste. Da quel momento questo voto continua ad essere onorato ogni anno.
Nel 1850 le autorità religiose indirono un concorso per la realizzazione di una statua che potesse svettare sul tetto della chiesa. Benché l’inaugurazione della basilica, con la sua nuova statua, fosse prevista l’8 settembre 1852, questa venne rimandata all’8 dicembre per via della piena della Saona. Tuttavia, quel giorno, le condizioni metereologiche non erano favorevoli a tal punto che sembrava inevitabile un nuovo rinvio.
Fortunatamente, il cielo si aprì all’improvviso. Interpretando il cambiamento meteorologico come un segno divino, i lionesi misero spontaneamente delle candele (les bougies) alle loro finestre. Illuminata da tante piccole luci, la città risplendeva insieme alla statua d’oro della sua basilica.
La Festa delle Luci a Lione
Al calar della sera dal 5 all’8 dicembre 2019, la città si riempie di viandanti, pronti a sfidare pioggia, neve e freddo per godere dello spettacolo delle luci che reinvestono luoghi familiari e non.
La festa delle luci altro non è che un’espozione all’aria aperta, volta a valorizzare il patrimonio architettonico e paesaggistico della città. Delle istallazioni luminose investono lo spazio pubblico, reinventandone gli ambienti e proponendo dei circuiti itineranti alla scoperta delle opere stesse.
Spazi inediti, irrorati da vin brûlé e addolciti dai sapori del cibo di strada, sono il mix vincente di queste serate dal 1989, sebbene la durata sia stata estesa a quattro giorni nel 1999.
Un’esposizione ecosostenibile
Il principio dell’ecosostenibilità è caro alla festa delle luci e alla città di Lione. I progetti artistici scelti nell’ambito di questa festa rispettano dei criteri di ecosostenibilità quali: l’utilizzo di materiali (riciclati e riciclabili); l’impiego di dispositivi luminosi a basso consumo e al trasporto del materiale stesso (perché inquini il meno possibile).
Un trofeo, il Recyclum des Lumières Durables, viene attribuito all’artista che più si distingue nel rispettare questi criteri.
Per ridurre le emissioni di carbonio, la società dei trasporti lionese, TCL, incoraggia lionesi e turisti ad usare i trasporti pubblici, proponendo delle tariffe preferenziali durante i primi tre giorni della manifestazione. L’8 dicembre i trasporti saranno gratuiti.
Dove dormire a Lione durante la Fête des Lumières
Personalmente, preferisco affittare un appartemento. Questo ha numerosi vantaggi se si viaggia in tanti o se si viaggia in famiglia.
Che scegliate un albergo o un appartamento, le zone da privilegiare sono il centro città: arrondissement 1er e 2eme (che corrispondono alla presqu’île, ovvero la penisola tra i due fiumi), il 3eme (sui bordi del Rodano), il 5eme (il Vieux Lyon) e il 4eme (la collina della Croix-Rousse).
Scegliere una sistemazione in una di queste zone vi permetterà di potervi muovere comodamente a piedi, senza dover trovare l’ingresso alla metropolitana. In quelle serate sarà complicato perché per gestire la presenza massiccia di turisti, vengono creati dei percorsi obbligati: ingresso da una parte, uscita dall’altra, rendendo spesso inacessibili tutti gli altri accessi al métro. Questione di sicurezza!
Dove mangiare a Lione
Lione, capoluogo della regione Auvergne-Rhône Alpes, è la terza città francese, nonché capoluogo gastronomico francese. Se voleste sperimentare la cucina francese autentica, è a Lione che occorre andare.
I bouchons
Nel quartiere del Vieux Lyon (eh sì, per i francesi le città sono al maschile!) troverete numerosi bouchons, si tratta di ristoranti dal carattere rustico, paragonabili alle nostre osterie. Qui potrete assaggiare delle andouillettes (delle salsicce con della trippa dentro), saucissons (salsicce), quenelles (polpette morbide di semola o cavolo e carne di pesce, servite in umido con salsa o brodo) e cervelle des Canuts (in genere del formaggio cremoso, condito con scalogno e prezzemolo e servito, spesso, en salade, su patate al vapore). Generalmente i prezzi sono medi e la qualità del cibo è ottima. Tra i più antichi troverete: Amphitryon e Chez Mathilde. Ma tutti sono particolarmente buoni.
Bistrots e bar à tartines
Per un pasto rapido, vi suggerisco di andare a l’Epicerie, un bistrot che serve delle ottime tartine giganti, che si trova al 2, rue de la Monnaie (vicino la Place des Jacobins). Piuttosto economico, questo posto attirerà l’attenzione degli amanti del vintage.
Disseminati un po’ in tutta la città, si trovano dei ristoranti Ninkasi. Birrificio indipendente, Ninkasi è il marchio di una catena di brasserie (dove poter degustare le loro birre e degli hamburger con diverse opzioni veggie e vegan) e di una distilleria.
Alle spalle dell’Opéra, al 9, rue du Garet, si trova il Café 203. Dieci anni fa era il ritrovo degli studenti universitari che, piano piano, si è trasformato in un bistrot moderno. La cucina resta un buon punto forte.
Boulangeries
Due boulangeries meritano una visita.
La prima, la Boulangerie du Palais, si trova al Vieux Lyon a metà della rue Saint Jean, la riconoscerete per le sue vetrate colorate. I sandwich sono ottimi, così come i prodotti da forno (les viennoiseries) e i dolci. La specialità lionese, riproposta in mille forme in questa boulangerie, sono i dolci alle praline. Li riconoscerete per il loro colore rosa fluo.
La seconda boulangerie, Le Fournil de l’Opéra, si trova nella Place Pradel nei pressi dell’Opéra. Qui potrete gustare baguettes, dolci e prodotti da forno altrettanto buoni (tra cui la boule au chocolat blanc).
Una pinta di birra
Se voleste bere una birra e avere letteralmente l’imbarazzo della scelta, i pub BerThoM fanno al caso vostro. Ne troverete uno in rue Pizay (alle spalle dell’Opéra) e uno in Place Ennemond Fousseret (nel Vieux Lyon).
Astuzie
Se non amate essere circondati da troppe persone potrete prevedere un salto a Lione nei giorni che precedono la festa delle Luci. In particolar modo, la vigilia, sarà possibile godere dello spettacolo delle istallazioni durante la prova generale. Questo vi permetterà di girare liberamente, di ripartire il giorno dell’inizio della festa e di trovare a colpo sicuro una sistemazione, specialmente se deciderete di partire all’ultimo minuto.
Se alla festa delle luci a Lione preferite Parigi, non dimenticate di curiosare sul blog!