Il 14 luglio è per i francesi una festa nazionale, in questo giorno si festeggia la presa della Bastiglia, ma non solo. Paese che vai, usanza che trovi, recita un noto proverbio. Abituarmi alle feste francesi ha richiesto qualche anno di adattamento, accettando il fatto di avere corsi o dover lavorare nei giorni di quelle italiane.
Alcune date rappresentano dei punti chiave nella storia del paese, il 14 luglio è una di queste. Ma sapete perché è tanto cara al popolo francese?
Il 14 luglio 1789
Personalmente non mi è mai pesato studiare la storia. Mio padre mi ha sempre spinta ad andare oltre l’imparare a memoria date ed eventi, analizzando il contesto e cercando di capire come l’evoluzione socio-economica avesse influito sul nostro presente.
Non tutti hanno avuto il mio stesso approccio alla storia. Me ne sono resa conto qualche anno fa, quando lavoravo all’università Paris X: durante un esame, una ragazza mi chiese aiuto perché non ricordava quale evento fosse legato al 1789 e soprattutto mi chiese se la Comune di Parigi si riferisse al mandato del sindaco attuale o meno. Quelle frasi mi confermarono che non era affatto preparata a sostenere l’esame, ma non mi persi d’animo e la spinsi a ragionare.
Correva l’anno 1789 ed il paese viveva una crisi economica senza precedenti. Ad aggravare la difficoltà del periodo c’erano diversi fattori: un pessimo raccolto che minava al sostentamento del popolo, delle tasse particolarmente onerose, la presenza di eserciti stranieri al servizio del re, Luigi XV, senza dimenticare le grandi tensioni sociali. Il 20 giugno dello stesso anno, durante un’assemblea in cui i rappresentanti di clero e nobiltà si erano opposte alla riforma elettorale proposta da quelli del terzo stato, era passata alla storia come il cosiddetto Giuramento della Pallacorda. I rappresentanti, infatti, si erano impegnati a rimanere compatti per redigere una costituzione.
All’epoca la Bastiglia, un’antica fortezza, era stata trasformata in un carcere politico. L’aria della Rivoluzione ventilava tra la gente che la mattina del 14 luglio, alle dieci circa, prese d’assalto il carcere, assassinandone il direttore che stava portando un condannato all’Hôtel de Ville (odierna sede del municipio centrale) per essere giudicato. La resa della Bastiglia avvenne sette ore più tardi, ma con grande sorpresa i rivoluzionari trovarono al suo interno solo sette prigionieri: due folli, quattro falsari e un uomo che regolava una questione d’onore.
Il 14 luglio 1790
Altro anno, altra pagina di storia per la Francia in generale e per Parigi in particolare. Durante questa data ebbe luogo la festa della Federazione, tanto cara ai conservatori, che celebrava l’equilibrio ritrovato, ovvero la nascita di una monarchia costituzionale promossa dal generale La Fayette. Nonostante la grande festa, cui il popolo partecipò in massa, la tregua con la famiglia reale, che sarebbe stata decapitata poco tempo dopo, fu breve.
L’evento, in qualche modo, voleva cancellare dalla memoria comune quella prima aria rivoluzionaria che aveva dato vita alla presa della Bastiglia l’anno precedente.
Ma allora perché in Francia si festeggia il 14 luglio?
La festa vera e propria venne istituita solo nel 1880 e la data ricadde sul 14 luglio su proposta del deputato Benjamin Raspail che vedeva nei due eventi che avevano investito questa data due prove significative dell’unione del popolo francese. La data venne allora scelta, come giorno in cui si celebra la festa nazionale, per la sua doppia valenza.
In cosa consiste la festa del 14 luglio oggi a Parigi?
A Parigi, come in ogni comune francese, la festa prevede al mattino una parata lungo gli Champs Elysées, dove sfilano i militari e le frecce tricolore si esibiscono in uno spettacolo di acrobazia aerea. In genere alla parata sono presenti personalità politiche (tra le quali il Presidente della Repubblica) e personaggi eminenti.
Al calar del sole, ha inizio la vera festa, quella che riunisce tutti, uniti dal piacere di ammirare gli unici fuochi d’artificio dell’anno organizzati dai comuni. A Parigi, i Campi di Marte, ovvero il prato ai piedi della Tour Eiffel, si riempiono di persone già dall’ora di pranzo. I previdenti vogliono assicurarsi una buona visuale per i fuochi e concedersi un lungo picnic durante l’attesa. Generalmente, a precedere i fuochi, è il concerto dell’orchestra di Radio France e delle animazioni che scandiscono il tempo.
Personalmente ho voluto provare l’esperienza durante il mio secondo anno a Parigi e questa mi è bastata per non ripeterla più una seconda volta. I punti negativi sono: trovare un posto in cui fermarsi, la folla è davvero così importante e lo spazio talmente limitato, da dover condividere con i propri vicini ogni lembo di terra presente. I bagni in prossimità sono pochi e le file per accedervi interminabili. Dopo i fuochi d’artificio, le stazioni del métro più vicine vengono chiuse per evitare che tutti vi si riversino in massa. Insomma, dopo aver atteso qualche ora sotto il sole cocente, con le ginocchia al petto, per occupare quanto meno spazio possibile, francamente non penso che l’esperienza meriti la fatica che richiede.
Dove vedere i fuochi d’artificio del 14 luglio a Parigi
Indubbiamente vedere la Tour Eiffel illuminata dai fuochi d’artificio è un’esperienza suggestiva e insolita. Ma, dal momento che buona parte della popolazione della città e dei turisti si riversa ai suoi piedi, è opportuno cercare altri punti d’osservazione se non si desidera essere travolti dalla massa.
Sul prato davanti allo storico edificio de l’hôtel des Invalides sarà possibile concedersi un picnic e assistere ai fuochi. La calca di gente sarà minore, ma la vicinanza con la Torre non garantirà spazi vuoti a volontà.
Sempre in prossimità della Torre, consapevoli della presenza massiccia di persone, si potrebbe optare per la terrazza del Trocadéro, dove un tempo c’era una vista che oggi non esiste più, che si affaccia davanti alla Tour Eiffel.
Qualunque luogo sopraelevato permette di ammirare i fuochi: la Tour di Montparnasse, o ancora la scalinata alla base del Sacro Cuore a Montmartre potrebbero essere dei punti d’osservazione da privilegiare.
Qualora preferiste rimanere vicini alla Torre, potreste sempre optare per una crociera sulla Senna e ammirare i fuochi dal fiume.
Dato che vivo a Parigi da qualche anno, ho imparato ad apprezzare un luogo, generalmente sconosciuto ai turisti, e popolato soprattutto dagli abitanti del quartiere: il belvedere di Belleville. La vista aperta sulla città permette di godere a pieno dello spettacolo pirotecnico.
Nella peggiore delle ipotesi, resta sempre l’opzione tv, ammesso che dove vi troviate ne abbiate una.
Voi avete mai assistito alla festa nazionale del 14 luglio?
Raccontatemi le vostre esperienze nei commenti.