Sospendiamo il nostro ciclo di articoli sulla Thailandia per rispondere ad una semplice domanda che molti viaggiatori si stanno ponendo in questi giorni: visitare Parigi nella primavera del 2023 è sicuro? Già, perché se i media non risparmiano le informazioni dettagliate sugli scontri che avvengono la sera nella Ville Lumière, molti viaggiatori sono attanagliati dai dubbi sul mantenere o meno il proprio viaggio, mettendo a rischio la propria incolumità.
Cosa sta succedendo a Parigi
Nei giorni scorsi, il governo Macron si è avvalso dell’articolo 49-3 per far approvare la legge sulla riforma delle pensioni, compiendo un atto coercitivo seppur previsto dalla costituzione. La procedura impiegata non è andata giù ai francesi, ai cui occhi il Presidente della Repubblica non gode di grande stima dai tempi dell’obbligo vaccinale. Se voleste documentarvi sulla riforma delle pensioni francesi e sui motivi degli scioperi che stanno attraversando il paese, vi suggerisco di leggere l’articolo della mia brillante collega, Gloria Liccioli su Parigi Grossomodo, webzine cui collaboro.
Nonostante vengano indetti degli scioperi generali, di settimana in settimana, la maggior parte degli scontri avvengono la sera, quando la maggior parte dei manifestanti che si oppongono all’attuale governo ha finito di lavorare e può manifestare senza vedersi decurtare la busta paga in questi tempi di rincari. Le zone del centro della città si animano la sera e per buona parte della notte.
In parallelo, al momento è in atto uno sciopero dei netturbini. Per questo motivo, la città vi apparirà più sporca che mai. Non stupitevi davanti alla presenza di qualche ratto, non a caso Parigi è la città di Ratatouille.
Ma torniamo a noi, visitare Parigi nella primavera del 2023 è sicuro? La risposta è sì, a patto di prendere delle precauzioni.
Quali precauzioni adottare per visitare Parigi
Lo avrete capito. La sera la città si trasforma. Le linee del métro delle zone coinvolte vengono spesso chiuse per evitare dispersione di persone e permettere alla polizia di gestire i numerosi cortei spontanei non autorizzati dalla Prefettura. Se avete programmato un viaggio e siete afflitti dai dubbi all’idea di visitare Parigi nella primavera del 2023, ricordate che occorre essere prudenti.
Privilegiate itinerari diurni e cene nei pressi del vostro alloggio. Sebbene limitare le uscite serali non sia il massimo, specialmente quando si viaggia, questo è il primo compromesso da accettare. Dimenticate le passeggiate serali sugli Champs Elysées o quelle al Trocadéro. Seguite testate online come Brut, il cui conto trasmette su Tiktok numerose dirette dai luoghi delle manifestazioni. No, non vi sto invitando a raggiungere gli scontri, ma a scegliere le zone in cui andare o fermarvi in funzione di quelle toccate dalla manifestazione di turno.
Evitate alloggi in zone centrali quali: Champs Elysées, Bastille, République, Saint-Lazare. Privilegiate gli alloggi nei pressi delle porte di Parigi, nel XIII, XIV e XV arrondissements, che sembrano essere meno toccati dagli scontri rispetto agli arrondissements della rive droite.
Cosa fare in caso di grève générale (sciopero generale)
Avete previsto un viaggio a Parigi e non vi lasciate intimidire dalle manifestazioni serali. Avete passato uno scoglio e a questo punto siete consapevoli del fatto che visitare Parigi nella primavera del 2023 è sicuro, ma nel periodo del vostro soggiorno è stato annunciato uno sciopero generale. Come comportarsi?
Se coincide col giorno di arrivo, prenotate un taxi per raggiungere il vostro alloggio. Sul web non mancano siti che vi permettano di prenotare corse a tariffa fissa e taxi condivisi (in caso di grande traffico eviterà brutte sorprese sul conto finale). Uber potrebbe non essere un valido alleato, perché in penuria di mezzi l’algoritmo gonfia il prezzo delle corse.
Se coincide con una delle vostre giornate di permanenza siate prudenti. Costruite un itinerario di luoghi da poter raggiungere a piedi. Oppure fate un abbonamento al vélib (le bici cittadine, per le quali sarà opportuno avere una carta di credito funzionante), ai monopattini (lime e affini) e spingetevi dove pensate di poter arrivare. Studiate il quartiere in cui vi troverete e cercare le chicche nascoste. Sono certa che queste scoperte vi sapranno stupire.
Sappiate che i mezzi verranno garantiti durante le ore di punta, ma questi saranno anche pieni zeppi. Controllate la situazione sul sito dell’RATP, la società dei trasporti parigini, tenendo a mente queste due parole se non parlate francese: grève (sciopero) e mouvements sociaux (movimenti sociali). E, soprattutto, non dimenticate di scaricare l’app City Mapper, sarà la vostra migliore amica.
Il prossimo sciopero generale è previsto il 28 marzo 2023.
Un esempio pratico, qualora non vogliate rinunciare alla rive droite
Se alloggiaste nel 20esimo arrondissement, vi suggerisco di consultare il sito e relativo profilo instagramm monpetit20eme. Su questo sito troverete tantissime storie di gente del quartiere e scoprirete tante chicche in termini di luoghi, commerci e ristoranti. In più, il 20ème offre la possibilità di raggiungere facilmente il cimitero del Père Lachâise, spostarsi nella multietnica zona di Belleville, dove mangiare dell’anatra laccata alla pechinese, piatti della tradizione francese alla Cantine de Belleville oppure piatti fusion in uno dei tanti ristorantini etnici della zona. Da non perdere il Parco di Belleville con vista sulla Tour Eiffel (basta raggiungere la parte alta nei pressi del métro Jourdain, cercare su google maps il ristorante Moncoeur Belleville che si trova davanti ad una terrazza panoramica che sovrasta il Parco di Belleville e quindi raggiungere il quartiere a piedi.) Non dimenticate di passeggiare tra le vie per vedere lo street art lungo il Boulevard de Belleville e strade limitrofe.
Solo in questo modo, qualora lo sciopero generale minacciasse di mandare in aria i vostri piani, potrete visitare Parigi nella primavera del 2023 in modo sicuro.
In conclusione
Non vogliamo spingervi a viaggiare a tutti costi. Nessuno vuole compremettere le vite degli altri, semplicemente vi invitiamo alla prudenza suggerendovi le stesse precauzioni che abbiamo adottato noi in questo periodo. Le manifestazioni, contrariamente a quanto si possa immaginare, non riguardano solo Parigi (capitale e sede del governo) ma numerose città del paese. Non basta evitare la Ville Lumière per sentirsi al sicuro. Occorre essere prudenti ovunque. Le indicazioni fornite possono essere applicate a qualunque città della Francia. Ma dal momento che Parigi è la nostra città d’adozione, abbiamo pensato che condividere queste informazioni avrebbe permesso ad altri viaggiatori di mantenere il proprio viaggio e sapere gestire eventuali cambi di programma.
Buon viaggio!