Diario di disavventure di viaggio (prima del viaggio) con una compagnia low cost
La nostra esperienza con Transavia non è stata delle migliori durante questo anno molto particolare. Per la prima volta in vita nostra abbiamo dovuto scontrarci con l’incertezza assoluta e l’impossibilità di programmare il minimo spostamento. Non che si disdegni il turismo di prossimità, ma essendo expat in Francia, l’estate è quel momento in cui possiamo riabbracciare i nostri cari e – nostro desiderio più profondo – accertarci che siano tutti sani e salvi.
Le compagnie aeree sono da sempre le nostre migliori alleate: un viaggio in treno con un bambino di due anni per raggiungere il sud Italia, per quanto possa essere appassionante, rischia di essere terribilmente faticoso. Specialmente durante quest’estate in cui il covid sembra non dare tregua, troppe ore trascorse sui mezzi di trasporto potrebbero esporci a grandi rischi.
Nell’economia del tempo delle vacanze, l’aereo ci permette di raggiungere famiglie e luoghi lontani facilmente. Transavia, in particolar modo, è la compagnia cui abbiamo affidato la speranza di tornare a casa e il nostro piccolo viaggio di famiglia.
Il rientro a casa
I misteriosi voli fantasma
Non è un mistero per nessuno che negli ultimi due mesi, numerosi voli sono stati cancellati all’improvviso. Senza troppe spiegazioni da parte delle compagnie aeree molti passeggeri si sono trovati a far fronte a vacanze annullate (spesso pochi giorni prima della partenza) e piani sfumati. Le loro esperienze negative hanno contribuito a diffondere la paura e incertezze tra chi ha acquistato voli in altre date o periodi.
La nostra esperienza con Transavia è figlia di questo clima. Controllando spesso i voli sia sul sito della compagnia, che su quelli degli aeroporti di partenza e arrivo, ci siamo accorti che i nostri voli fossero scomparsi. All’improvviso Transavia ha cancellato la vendita – ma questo potrebbe essere comprensibile qualora il volo fosse pieno! – e, osservando voli in partenza e in arrivo, abbiamo scoperto che certi voli erano stati cancellati in determinati giorni della settimana.
Abbiamo contatto il servizio clienti via WhatsApp. Non perché non volessimo chiamare il numero a pagamento, ma perché dopo tre minuti di attesa, una voce preregistrata annuncia che il servizio telefonico non funziona e mette fine alla telefonata.
La chat su WhatsApp
La nostra esperienza con Transavia in chat va di male in peggio. La fortuna vuole che gli operatori siano piuttosto reattivi. Specificando nome e numero di prenotazione, e formulando una domanda chiara, è possibile ottenere una risposta.
Tuttavia, segnalando la misteriosa sparizione del volo, la risposta standard ricevuta è stata sempre la stessa: il volo risulta in programma, la preghiamo di aspettare eventuali comunicazioni.
Occorre sapere che le compagnie low cost si riservano il diritto di comunicare le eventuali cancellazioni a partire da quindici giorni prima della data della partenza.
Nessuno potrà garantire la vostra partenza, ma potrebbe esservi suggerita la possibilità di modificare il vostro volo gratuitamente, pagando solo la differenza di prezzo qualora il biglietto per il nuovo volo costi di più.
Io ho preferito anticipare la partenza per l’Italia di qualche giorno per non rischiare di dover annullare il mio viaggio all’ultimo minuto. Per essere certa di poter partire, ho studiato i voli in partenza e in arrivo, scegliendo una data che mi assicurasse la partenza. Mancano pochissimi giorni alla partenza ed ancora nessuna mail mi ha comunicato la cancellazione del volo.
Il viaggio di famiglia
Ci siamo interrogati a lungo se disdire tutto o concederci il viaggio dopo la riapertura delle frontiere. La pesantezza di questi mesi e la destinazione che ci permetterà di fare un’immersione nella natura, riducendo i contatti umani al minimo, ci ha convinti a mantenere i programmi. Almeno per ora.
Il nostro volo è stato in vendita sino ad inizio luglio. All’improvviso, da un giorno all’altro, tutti i voli da luglio ad inizio settembre per quella destinazione sono scomparsi misteriosamente. La controprova: nessuna traccia di voli in partenza da Orly né di voli atterrati a destinazione. Dei dati decisamente non confortanti. Il punto comune con il volo per il rientro in famiglia? La stessa compagnia aerea.
In questo caso, la nostra esperienza con Transavia ha seguito il copione della precedente. Abbiamo contattato il servizio clienti via chat che ha confermato che il volo risultasse essere operativo. Ancora una volta siamo stati invitati ad aspettare eventuali comunicazioni.
Ci siamo sentiti impotenti all’idea di non poter fare nulla. O forse no… Io ho iniziato a studiare i voli in arrivo nella destinazione che avevamo scelto e ho scoperto che la compagnia aveva mantenuto due voli: uno da una città francese con cadenza quindicinale e tre voli settimanali da Amsterdam, mantenuti in questo periodo. Ho ricontattato la compagnia per chiedere se avessi potuto cambiare l’aeroporto di partenza. Risposta affermativa a patto di pagare la differenza del costo del biglietto aereo qualora ci fosse stata, ma che quest’operazione avrebbe richiesto l’aiuto dell’operatore telefonico perché impossibile da svolgere via il sito.
E qui, la nostra esperienza con Transavia ha dell’incredibile. Dopo aver deciso di cambiare aeroporto, chiamiamo l’operatore raggiungibile dal paese in cui viviamo. Numero a pagamento. Restiamo in attesa circa 5 minuti, alla fine qualcuno risponde, dice di non sentire e mette giù il ricevitore. Scopriamo attraverso degli amici che si tratta di una truffa: quel qualcuno è una voce preregistrata con un timing che prevede la risposta del malcapitato cliente. Ad un tratto un lampo di genio: ricordo di aver letto su un forum che esiste un numero gratuito per contattare la compagnia. Lo cerco: un fisso alla sede della compagnia che si trova ad Amsterdam (guarda caso!).
Chiamiamo. L’unico problema, se così possiamo definirlo, è la lingua: la comunicazione avviene in olandese o in inglese (la scelta della lingua avviene all’inizio della chiamata grazie tramite la tastiera). Dopo aver spiegato il motivo della chiamata e aver fatto lo spelling del cognome, abbiamo scoperto che anche l’operatore telefonico fosse italiano! In pratica chiamando un fisso europeo (opzione presente nel nostro piano telefonico) e contattando la sede siamo riusciti a ottenere il cambio di aeroporto con un’attesa irrisoria di neanche un minuto, parlando in italiano.
Consigli utili
La nostra esperienza con Transavia ha dimostrato varie cose. Prima fra tutte, la celerità di risposta del servizio clienti via WhatsApp. Qualora aveste il minimo dubbio, non esitate a contattare la compagnia tramite messaggi.
Chiamare il servizio clienti con numero a pagamento, come nel caso della Francia e dell’Italia, non serve. Rischiate solo di spendere molti soldi, innervosirvi e non risolvere il problema. Chiamare il numero olandese, per chi volesse sostenere una conversazione in inglese, rappresenta un modo per risparmiare tempo, denaro e ottenere delle risposte concrete. Non possiamo garantirvi che troverete un operatore italiano, ma vi incoraggiamo vivamente a contattarli direttamente per cambiare un volo o, semplicemente, ottenere un rimborso qualora il vostro volo sia stato cancellato e non vi interessasse avere un voucher di un anno.
E voi che esperienza avete avuto con Transavia? Raccontatecelo nei commenti!
Nessuna esperienza con questa compagnia ma i tuoi consigli mi saranno senz’altro utili nel caso in cui dovessi decidere di volare per raggiungere qualsiasi destinazione. Mi è piaciuta la prontezza con cui hai consultato i voli in arrivo nella città di destinazione per scoprire quali sembravano partire regolarmente.
Dopo aver contattato il servizio clienti diverse volte ed aver sentito sempre la solita solfa: pazienti ancora, ho deciso di risolvere l’arcano da sola, altrimenti avrei rischiato di perdere il volo e gli alloggi prenotati… A volte occorre un pizzico di intraprendenza per uscire da queste situazioni di impasse. Ti auguro di tornare a viaggiare con serenità e sicurezza!