Mamma, mi piacerebbe fare un viaggio in treno.
Certo, Lilou. Ti piacerebbe andare a Strasburgo?
Prendiamo il TGV per andare?
Sì, partiremo da Gare de l’Est.
Trascorrere un week-end a Strasburgo con i bambini è il modo ideale per scoprire la città francese dalla doppia anima. Vicina al confine con la Germania, Strasburgo è una città che vi farà presto dimenticare il suolo gallico permettendo di assaporare le atmosfere teutoniche. Dalle architetture alsaziane (le celebri casette rivestite di legno), alle salsicce e ai famosi flam (chiamati spesso tartes flambées per francesizzare la parola tedesca quasi impronunciabile flammkueche), gli odori, le strade, le lingue, tutto ricorda il paese confinante.
Città non enorme, ma sede del Parlamento Europeo, Strasburgo è uno strano mélange di antico, alsaziano e contemporaneo. E allora perché non concedersi un week-end per visitarla?
Cosa vedere a Strasburgo con i bambini
Il giro di Strasburgo potrebbe variare molto se ad accompagnarvi ci sono dei giovani viaggiatori, come nel nostro caso. Visitare musei e perdersi per i vicoli, acciottolati e non, non sempre è di loro gradimento. E allora quali luoghi inserire se si decide di trascorrere un week-end a Strasburgo con i bambini?
La prima tappa è le Vaisseau. Il vascello. Un museo concepito interamente a misura di bambino dagli stessi creatori de la Villette di Parigi. Questo museo propone un percorso esperienziale attraverso diverse aree tematiche che racchiudono gli interessi dei più giovani dai 3 ai 12 anni. Se avete visitato la Cité des Enfants, somiglianze e differenze vi salteranno agli occhi immediatamente: non solo troverete esperienze simili, ma anziché dividere le aree in due percorsi per accogliere gruppi di giovanissimi d’età differente, il Vaisseau strasburghese riunisce tutti, offrendo una vista ampia delle proposte di gioco. Il concetto è molto semplice: gioco, sperimentando, per imparare.
Ed il prezzo è molto friendly, niente a che vedere con quello parigino.
Se portate un pranzo al sacco, troverete dei tavoli in cui fermarvi sia all’interno che all’esterno.

Trenino o Battello?
Sappiamo bene che i giovani viaggiatori non sempre sono grandi camminatori. Un viaggio implica sempre una buona dose di scoperte che avvengono attraverso i nostri passi. Per visitare la città in modo ludico avete due possibilità: il trenino, che parte dalla piazza a fianco della Cattedrale, proponendo un giro nel centro storico di Strasburgo; oppure il battello, che vi permetterà di scoprire la città navigando, prima di giungere alla Petite France, il quartiere più famoso della città, attraverso un sistema di chiuse e dighe, spingendosi fino al più moderno quartiere del Parlamento Europeo.

I biglietti per entrambi i mezzi sono acquistabili presso l’ufficio del turismo che si trova sulla piazza della Cattedrale. Attenzione, vige la legge del chi prima arriva, meglio alloggia. Quindi, se desiderate prenderli, apprestatevi a prenotare i vostri posti specialmente per il battello.

Il treno offre il vantaggio di un giro di durata inferiore, di partenze frequenti e di un costo leggermente più contenuto. La possibilità di trovare posto per l’orario di vostra scelta è maggiore. Tuttavia, consapevoli del differente punto di vista, noi abbiamo optato per il battello. Eravamo incuriositi dalla possibilità di vedere la città direttamente dall’acqua e di sperimentare da vicino il percorso che attraversava la Petite France.
La Petite France
Pronti per un viaggio nel passato? Questo quartiere storico, nonché primo insediamento nella città di Strasburgo, dai particolari pittoreschi, vi darà l’impressione di entrare all’interno di una cartolina. Molto più autentico del troppo inflazionato e ormai posticcio Montmartre parigino (non vogliatemene, ma da parigina d’adozione ne colgo più i difetti che i pregi), questo quartiere ospitava originariamente mugnai, pescatori e conciatori. Oggi merita una passeggiata ed una sosta in una delle tante brasseries che all’ora dell’apéro si riempiono di persone, offrendo atmosfere d’altri tempi colorite. L’anima francese di Strasburgo sembra nascondersi tra le viuzze di questo quartiere.

Fermatevi pure sull’isolotto centrale, dove un parco giochi con vista sul fiume e sulla vita che scorre tranquilla all’interno delle abitazioni che si affacciano sulle sponde, potrà ricaricare gli animi dei più piccini ed offrire un momento di respiro ai genitori. Una tappa obbligata per chi decide di passare di trascorrere un week-end a Strasburgo con i bambini.
Le Parc de l’Orangerie
Dopo aver attraversato i viali del quartiere diplomatico di Strasburgo, quello in cui si trovano le rappresentanze diplomatiche estere, si arriva infine al Parc de l’Orangerie. Se il nome vi evoca souvenirs parigini, è normale. Ma questo parco non ha niente a che vedere con il Musée de l’Orangerie e se ve lo stiamo segnalando come tappa da includere all’interno del vostro week-end in famiglia a Strasburgo, c’è una semplice ragione: le cicogne. Questo parco, originariamente nato nel 1801, oggi vanta il marchio di “Eco-giardino”. Non soltanto al suo interno scoprirete numerose specie vegetali, ma potrete osservare le cicogne che lo abitano in stato brado.
Qualche anno fa’, il parco ospitava anche uno zoo la cui chiusura è stata decretata dalla municipalità di Strasburgo nel 2022. Tuttavia, tra un’area gioco ed un picnic, passare del tempo col naso all’insù è d’obbligo per contare i nidi e le cicogne presenti.
Sebbene oggi le cicogne siano un simbolo indiscusso della città di Strasburgo, queste non sono originarie del territorio.
Da non perdere al suo interno è l’école de conduite (la scuola guida), il circuito di automobili per bambini.
Nelle immediate vicinanze del parco è possibile ammirare la sede strasburghese del Parlamento Europeo.
Dove mangiare a Strasburgo
Brasserie Michel Debus
Suggerito da un amico che vive a Strasburgo, siamo andati a cenare in questo microbirrificio (avere una prenotazione non è obbligatorio, ma potrebbe risparmiarvi pessime sorprese dell’ultimo minuto!). L’atmosfera è industriale e calorosa, potrebbe sembrare un ossimoro, ma non è così! Osservando le cisterne di birra autoprodotta sul posto, ci siamo concessi dei piatti locali. All’esterno i grandi tavoli di legno conviviali invitano a rallentare e a godere dell’aria calda della tarda primavera, sorseggiando birra fianco a fianco con la gente del posto. Abbiamo capito una cosa: le porzioni generose sono molto apprezzate in questa regione. Se passate da queste parti non perdete questa chicca family friendly!
Atelier du Pidé
Lo so, vi trovate in Francia e non in Turchia. Ma per chi desiderasse mangiare una pizza turca come noi, non trovandone quasi più (una decina d’anni fa’ era un piatto molto presente all’interno della ristorazione rapida francese), questo ristorantino merita una sosta. Spesso i giovani viaggiatori hanno palati difficili, quale migliore occasione per partire in viaggio sfruttando le papille gustative? Se siete a Strasburgo con i bambini e volete concedervi un pasto rapido, economico e dalle porzioni generose ma di buona qualità, una sosta qui è d’obbligo. Il menù è abbastanza ricco e oltre ai pidé, troverete diverse proposte.
Restaurant Gurtlerhoft
Suggeritoci da amici local, siamo andati in questo ristorante per assaggiare la cucina alsaziana più raffinata. La particolarità di questo ristorante, non proprio passeggino-friendly, consiste nel fatto che si trova nella cantina di un cortile su cui si affacciano altri ristoranti decisamente più turistici. Dopo aver portato giù il passeggino per diversi gradini, un mondo si è aperto a noi: soffitti a volta, pietra a vista, mura spesse e un’atmosfera d’altri tempi. L’anima tedesca di Strasburgo emerge spesso a tavola e questo ristorante è uno di quei luoghi in cui concedersi un pasto ristoratore alla scoperta di un luogo. Vittima della bontà dei suoi piatti, per assicurarsi un tavolo è necessario prenotare in anticipo di qualche giorno. Se siete vegetariani (come la sottoscritta) non temete, qui troverete qualche piatto.
Le Grand Tigre
Ancora una volta, su suggerimento di amici che vivono in città, abbiamo sperimentato questo ristorante molto vicino alla stazione centrale di Strasburgo. Aperto su orari lunghi, questo ristorante è anche un pub in cui fermarsi per un drink. L’ambiente è molto eclettico e caloroso. La carta molto ampia, tiene conto di numerosi regimi alimentari, proponendo comunque diverse pietanze tipiche della cucina alsaziana. I bambini adoreranno le loro frites maison (le patatine fritte fatte in casa), les tartes flambées e le salsicce. Le porzioni sono generose ed i prezzi corretti. Un ristorante che mette d’accordo vegetariani e carnivori!
Cosa sapere su Strasburgo
Quando si decide di trascorrere del tempo a Strasburgo con i bambini, specialmente se desiderate visitare la città durante il week-end, queste informazioni saranno preziose.
- La città è collegata da una rete di tram il cui passaggio nel week-end e nei giorni festivi è un po’ rallentato. Oltre ad i tram non mancano i bus. Per facilitare le vostre percorrenze potrete utilizzare l’App City Mapper. Ma per chi avesse difficoltà a spostarsi è sempre possibile prenotare una corsa su Uber o Bolt. Altrimenti, se preferite, potrete scoprire la città a piedi.
- Strasburgo ospita il più famoso marché de Noël (mercatino di natale) di Francia. Questo significa che qualora vogliate visitare la città in quel periodo (che solitamente va dagli ultimi giorni di novembre fino al 24 dicembre incluso), occorrerà prenotare con larghissimo anticipo qualunque tipo di struttura vogliate, che sia un alloggio oppure un hotel. In quel periodo la città si riempie di turisti, un po’ come Lione nel week-end della feste delle luci. Quindi se foste alla ricerca della magia del Natale, prenotate in estate per aver scelta. Noi abbiamo scelto la primavera nella speranza che la città non fosse troppo piena e la fortuna ci ha ripagati.
- Colmar dista circa una trentina di minuti in treno, mentre Parigi dista appena due ore di TGV.
Mamma, Strasburgo è bellissima. Torniamo un’altra volta?
Vedremo, Lilou. Ci sono ancora tanti posti da scoprire in Francia.
Mamma?
Sì?
I biglietti del treno li avevi già comprati quando ti ho detto che volevo fare un viaggio?
Piccola volpe!