Come sorprendere un genitore viaggiatore
Sembrava un venerdì come tanti altri… ma aveva qualcosa di speciale. Era il compleanno del Papà di Lilou. Dopo avergli cantato tanti auguri a te, prima che uscisse di casa, gli abbiamo consegnato un trolley e dato appuntamento all’aeroporto di Charles De Gaulle nel tardo pomeriggio. Quale miglior regalo di un viaggio a sorpresa?
Verso quale meta?
A lavoro il Papà è stato sommerso da tantissime domande: Dove vai? E alla sua risposta Non lo so, si sono aperte tante, tantissime, ipotesi sulla destinazione. A nord? Oslo? A Sud? Atene? Ad Est? Varsavia? A sud-ovest? Porto? Nel centro Europa? Vienna?
Il Papà è stato bravo: ha resistito alla curiosità crescente e non ha controllato i voli in partenza dall’aeroporto in cui gli avevamo dato appuntamento, Charles De Gaulle.
Per una fortuita coincidenza degli eventi, ci siamo visti al binario del treno per l’aeroporto. Chiacchierando del più e del meno, siamo riusciti a distogliere la sua attenzione dall’enorme curiosità che gli martellava il cervello.
Una volta arrivati, non abbiamo potuto non notare il grande tabellone delle partenze, che il Papà ha guardato con trepidazione e curiosità. Dove stiamo per andare?
Per depistarlo ancora una volta, gli abbiamo detto che avremmo dovuto riprendere il treno per raggiungere Gare du Nord, perché avremmo viaggiato in treno. Un po’ perduto, un po’ divertito, il suo primo commento è stato: Lo sapevo!
Ed invece no! Scherzetto!
La sorpresa rivelata
Terrorizzata all’idea che ai controlli potesse sbirciare le carte d’imbarco (purtroppo viaggiando con un bambino di 18 mesi queste operazioni sono diventate un po’ macchinose), ho deciso di svelargli la tanto attesa destinazione.
Lilou gli ha consegnato un pacchetto: una volta scartato, la guida della località ha rivelato la nostra meta. Una capitale dell’est europa, che il Papà non aveva, stranamente, preso in considerazione.
Emozionati tutti, per motivi diversi, ci siamo diretti al gate, nell’attesa che il nostro week-end in viaggio iniziasse!
Regalare dei biglietti aerei sarebbe stato riduttivo, dal momento che avremmo viaggiato tutti insieme. Avremmo voluto bendarlo, condurlo sull’aereo e fargli scoprire la destinazione una volta atterrati, ma dover gestire il nostro bimbo che ama camminare, non è facile. Abbiamo dovuto sacrificare un pizzico di effetto sorpresa, ma siamo riusciti a far breccia nel cuore del Papà regalandogli un week-end indimenticabile per un compleanno importante. E questo, sebbene tutto sia stato ridotto nelle proporzioni, non ha avuto prezzo. Stupire qualcuno non è mai semplice, richiede impegno, organizzazione e autonomia, anche quando si è neogenitori.
Secondo voi, dove siamo andati?
Troverete qualche indizio su Instagram…
…Oppure il nostro itinerario qui.