La tenda da spiaggia (o da parco) Badabulle
Per il nostro primo viaggio transoceanico con Lilou abbiamo scelto una meta calda che ci permettesse di staccare la spina con il grigiore di Parigi e ci concedesse qualche istante di relax. Ammetto che la scelta della destinazione è stata fatta in funzione dei ritmi di un bambino di 14 mesi: volevamo uscire dalle nostre abitudini e misurarci con qualcosa di nuovo. Così la scelta è ricaduta sui caraibi e sulla Martinica. E chi dice Martinica, dice mare.
Essendo la prima vacanza al mare in un contesto totalmente nuovo, pieno di spiagge incontaminate, che non conoscono la presenza selvaggia dell’uomo, ci siamo scontrati con un problema: proteggere il nostro bimbo dal sole.
Sui siti di locazione di materiale di puericultura locale, il set da spiaggia comprendeva giochi, ciambella e tenda da spiaggia. E dal momento che avevamo quasi tutto, perché non acquistarla?
La scelta della tenda da spiaggia
Basta navigare un quarto d’ora su internet per rendersi conto che esistono tante, tantissime tende di protezione dai raggi solari in commercio. Sulle prime, ammetto di essere stata tentata dai prezzi più bassi.
Dal momento che avrei dovuto fare un acquisto mirato per proteggere il mio bambino dal sole cocente dei caraibi, ho preferito fare una ricerca prima di lanciarmi nell’acquisto.
Tra le numerose tende da spiaggia, ne ho scelta una che raggruppava dei criteri precisi: ingombro, peso, facilità di montaggio e protezione dai raggi UV. Dovendo metterla in valigia era fondamentale che fosse facilmente trasportabile e,soprattutto, che fosse una reale protezione.
La mia scelta è ricaduta dunque sulla tenda da spiaggia Badabulle.
La tenda da spiaggia Badabulle
Una volta ricevuta, questa tenda ha la forma di un disco all’interno della sua sacca di trasporto, piuttosto leggera. All’interno della sacca si trovano anche quattro picchetti di plastica per potere ancorare meglio la tenda al suolo.
La tenda è pop-up: una volta estratta dalla sacca, prende forma da sola ed è pronta per essere utilizzata. Estraendola a casa, per noi è stata una piacevole sorpresa. Piuttosto ampia, la sua capienza permette di ospitare due adulti.
La tenda ha due prese d’aria laterali ed un tappeto incorporato sul quale noi abbiamo preferito mettere una stuoia (gli spostamenti di Lilou implicano spesso molta sabbia). L’idea di poter entrare ed uscire ha subito colpito il suo immaginario, trasformando questo oggetto in un gioco. I pannelli superiori hanno delle protezioni anti-raggi UV.
Non potendo fare affidamento all’esigua ombra offerta dalle palme, pericolose per la caduta di noci di cocco, questa soluzione ha permesso al nostro piccolo di riposare all’ombra, senza avere troppo caldo, ma anche di proteggersi e giocare.
Insomma, questa tenda da spiaggia è una valida sostituta dell’ombrellone! Durante i nostri lunghi picnic al parco con gli amici è un modo per proteggere i bambini durante le loro sieste pomeridiane.
Per proteggere Lilou durante le nostre numerose passeggiate, specialmente quando dopo pranzo lui si addormentava nel passeggino, abbiamo optato per una rete che facesse contemporaneamente da zanzariera e da protezione solare anti-UV.
Per informazioni sulla Martinica, non perdete i nostri consigli su dove soggiornare, l’itinerario, la strada dei rhums e le attività in famiglia!
Credo che comprerò la tenda da spiaggia per le prossime vacanze. Quest’anno non mi era servita perché il Britalian baby era troppo piccolo per godersi davvero la spiaggia e passarci molto tempo, ma visto il primo approccio il prossimo anno sarà difficile tenerlo lontano da formine e sabbia!
Ammetto che passare dalla spiaggia attrezzata a quella tropicale incontaminata, non è stato semplice. La tenda è stata un compromesso. E mi ha spinta a riflettere che in fin dei conti le spiagge attrezzate non sono poi cosi’ necessarie… Mi dirai se il tuo piccino gradisce la tenda. 😉